Nuova legge per eredità e donazioni: si può vendere anche senza assicurazione. È davvero così conveniente questo cambiamento?
Radicali le mutazioni che stanno avvenendo per quanto riguarda la regolamentazione nel nostro codice legislativo dell’eredità e delle donazioni. Una manovra questa giudicata indispensabile, ma quale ricadute potrebbe avere in concreto sulla cittadinanza? In pochi fino ad adesso lo hanno capito, ma potrebbero anche essere disastrosi per alcuni.
In corso è il dibattito anche in Parlamento dove tali mutamenti al codice legislativo inseriti nella Legge di bilancio 2024 sono stati rifiutati in Senato. Adesso si sta cercando di far passare un provvedimento ad hoc. Ci riusciranno oppure no? E in caso di approvazione di tali cambiamenti, che cosa succederà in concreto. Di certo si sa che si tratta di una manovra legislativa fatta per avvantaggiare chi riceve i beni.
In altre parole, è pensata per risolvere il problema delle liti sulle eredità create nelle dynasty italiane. In arrivo quindi la norma definita anti-liti familiari per evitare che evitare questi ricorsi in tribunale che ogni anno bloccano beni per 10 miliardi e 200 mila atti. Ma questi cambiamenti in che cosa consistono esattamente? E soprattutto, avranno le stesse ricadute positive anche per le persone comuni? Cerchiamo di approfondire meglio l’argomento per capirlo.
Nuova normativa: nel mirino il caso badanti
Ben presto perciò potrebbe non essere più necessari stipulare una assicurazione per vendere un bene ricevuto in eredità. Chi ha ereditato può tirare sicuramente un sospiro di sollievo così anche chi va a comprare un bene da una persona che lo ha ereditato. Ma questi cambiamenti tutelerebbero veramente tutte le posizioni coinvolte. C’è un caso sollevato che sta facendo molto parlare. La domanda è se è giusto opporsi di nuovo questo provvedimento ad hoc, oppure se bisogna solo modificarlo?
Oggi la normativa prevede che chi compra una casa da una persona che l’ha ricevuta in donazione che però lede la quota di legittima spettante agli eredi, quest’ultimi possono chiedere al compratore la casa. Per questa ragione, al momento dell’acquisto è necessario per il compratore stipulare un’assicurazione. Con la nuova legge, invece, si punta a tutelare il compratore dal beneficiario della donazione in quanto compratore in buona fede.
In altre parole, si ritiene il suddetto acquirente non colpevole del fatto qualora il venditore si è appropriato indebitamente della quota di legittima degli eredi e gli ha venduto la casa. Pertanto non dovrà più stipulare un’assicurazione al momento dell’acquisto. Nel futuro gli eredi potranno solo quindi chiedere quello che gli spetta solo a chi ha ricevuto la donazione. E qui è nato il problema. Ponendo che chi eredita una casa sia una badante e che lei venda la casa senza dare la quota di legittima agli eredi. Con l’entrata in vigore della nuova normativa gli eredi non potranno rifarsi sul compratore ma bensì solo sulla badante.
Essa però molto probabilmente terminato il su lavoro tornerà nel suo paese e potrebbe risultare irreperibile. E per di più, se trovata, potrebbe risultare nullatenente. Da notare che in quel caso a qui figli rimarrebbe solo quello che possiamo definire un mero diritto di credito. Siamo davvero sicuri che con questa normativa tuteliamo tutti? Oppure forse ci saranno più cause di nomina di amministrazione di sostegno per quei soggetti anziani quando ancora sono in vita affinché i figli possano intestarsi i loro beni prima della dipartita dei propri anziani?