Da sapere sulle pensioni, Quota 103 diventa un problema, più difficile da ottenere. Tutte le informazioni utili da conoscere.
Come molti già sapranno, le regole sui pensionamenti anticipati sono state cambiate rispetto alle prime promesse del governo. Non solo non ci saranno nuove agevolazioni, rispetto a quelle già previste, ma anche quelle già esistenti saranno cambiate in senso sfavorevole a chi vuole utilizzarle. Si potrà ancora andare in pensione anticipata, nelle ipotesi previste, ma si prenderà molto meno.
Il caso più emblematico è la pensione anticipata con Quota 103, che resta in vigore ma con pesanti penalizzazioni per chi vuole usufruirne. Almeno secondo le nuove regole disposte nella Legge di Bilancio 2024, che deve essere ancora approvata in via definitiva dal Parlamento ma è difficile che su questo punto verrà cambiata rispetto alle norme approvate dal governo. Il problema principale, infatti, sta nella mancanza di fondi per finanziare misure più generose.
Di seguito scopriamo tutti i dettagli sul nuovo pensionamento anticipato con Quota 103 e tutto quello che bisogna sapere.
Nel 2024 cambierà la pensione anticipata con Quota 103, almeno secondo le ultime disposizioni previste dalla Legge di Bilancio varata dal Governo, e che entro l’anno dovrà essere approvata dal Parlamento. La possibilità di andare in pensione con questa modalità resterà ma i pensionati saranno fortemente penalizzati nel ricalcolo contributivo e in un nuovo e più basso tetto massimo d’importo. Mentre resteranno in vigore i requisiti già previsti per andare in pensione con Quota 103.
Per ottenere la pensione anticipata con Quota 103 occorre avere 62 anni di età e 41 anni di contributi (62+41=103). I contributi possono essere accreditati anche presso gestioni previdenziali diverse, purché si tratti di casse amministrate dall’Inps. Di questi 41 anni di contributi, 35 devono essere al netto dei contributi figurativi per malattia, disoccupazione e infortunio. Questa regola non si applica agli iscritti presso i fondi esclusivi Inps, come i dipendenti pubblici,
Quando sono maturati i requisiti per ottenere Quota 103, si applicano delle finestre di attesa per andare in pensione: di 3 mesi per i lavoratori del settore privato e 6 mesi per i dipendenti pubblici. Inoltre, la pensione anticipata non può superare un tetto massimo di importo che attualmente è 5 volte il trattamento minimo (presso il Fondo pensione lavoratori dipendenti) e oggi corrisponde a 2.839,70 euro.
Con le nuove norme della Legge di Bilancio saranno introdotti importanti cambiamenti all’applicazione di Quota 103, con penalizzazioni per coloro che andranno in pensione anticipata con questa agevolazione. In primo luogo, è previsto un ricalcolo contributivo: per chi maturerà i requisiti di Quota 103 nel 2024, la pensione sarà ricalcolata solo con il sistema contributivo. Poi, il tetto massimo d’importo dell’assegno pensionistico scenderà da 5 a 4 volte il trattamento minimo.
Infine, saranno ampliate le finestre si attesa per poter andare in pensione anticipata: 7 mesi per i lavoratori del settore privato e 9 mesi per i dipendenti pubblici.
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