Aumento dell’Assegno Unico: novità e maggiorazioni in arrivo nel 2024. Scopri chi ne beneficia e le prospettive di potenziamento del sostegno alle famiglie italiane.
L‘incremento dell’assegno unico si inserisce nel pacchetto di misure a favore delle famiglie, mirato soprattutto a sostenere la crescita demografica.
Scopriamo chi può beneficiare dell’aumento dell’assegno unico secondo quanto già stabilito nella Manovra del 2023 e le anticipazioni per il 2024 contenute nella bozza della legge di Bilancio di quest’anno. Va sottolineato che il percorso di approvazione parlamentare è ancora in corso, quindi potrebbero verificarsi modifiche o integrazioni.
L’Assegno unico e universale per i figli a carico rappresenta un contributo economico istituito con la Legge Delega 46/2021, operativo dal 1° marzo 2022. Si tratta di un sostegno significativo alle famiglie, specialmente a quelle con redditi più bassi. Il contributo erogato dall’Inps è proporzionale all’ISEE: più alto è il reddito, minore è l’importo ricevuto. Inoltre, secondo il decreto legislativo che ha istituito il sostegno, l’importo varia annualmente in base all’acquisto dell’anno precedente.
Caratteristiche dell’assegno unico
Prima di esaminare le novità previste nella cassa di bilancio, è utile conoscere le caratteristiche dell’assegno unico e ciò che prevede la normativa vigente. Innanzitutto, va sottolineato che il contributo economico della Manovra 2023 incorpora diverse misure e bonus istituiti negli anni precedenti per le famiglie.
L’Assegno Unico sostituisce:
- il Bonus mamma domani;
- l’Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
- gli Assegni familiari ai nuclei con figli e orfani;
- il Bonus bebè;
- e detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.
La Legge di Bilancio 2023 ha previsto un aumento del 50% dell’importo dell’assegno unico per tutte le famiglie che soddisfano i seguenti requisiti:
- nuclei con quattro o più figli a carico rispetto al valore precedente del beneficio;
- nuclei con almeno tre figli di età compresa tra 1 e 3 anni, ma solo con un Isee pari o inferiore a 43 mila euro.
Gli importi dell’assegno unico e universale nel 2023 sono aumentati del 50% anche per i figli a carico di età inferiore a un anno. Inoltre, dal terzo figlio c’è stata un’ulteriore maggiorazione dell’assegno tra 15 e 85 euro al mese, a seconda dei redditi.
Quali saranno le novità del 2024? Secondo quanto annunciato da esponenti del governo, si punta a potenziare l’assegno unico e contemporaneamente a ridurre la tassazione per le famiglie.
La principale novità prevede l’estensione delle maggiorazioni del 2023 – riservate dal terzo figlio in poi – già dal secondo e terzo figlio. Pertanto, l’assegno maggiorato sarà esteso ai nuclei con due e tre figli.
In sintesi, la riforma prevede:
- L’attuale maggiorazione del 50% dell’Assegno unico per i nuclei con due o più figli, limitatamente a quelli di età compresa tra uno e tre anni;
- Una maggiorazione mensile di 150 euro per i nuclei con almeno tre figli (rispetto ai quattro attuali).
- Inoltre, potrebbe essere abolita la soglia anagrafica dei 21 anni che attualmente limita il diritto all’assegno unico per i figli studenti, consentendo il prolungamento del sostegno fino alla fine degli studi, ma solo per i nuclei con redditi più bassi.
I dettagli saranno definiti con l’approvazione finale della Legge di Bilancio.