La condensa nella stufa a pellet può essere molto fastidiosa e danneggiare l’apparecchio: perché si forma e come si evita?
Negli ultimi anni la stufa a pellet ha conosciuto una grandissima diffusione in virtù della sua efficienza ma anche dell’economicità della materia prima con cui si alimenta, appunto il pellet. Purtroppo per un periodo il prezzo del pellet è schizzato alle stelle ma, fortunatamente, nel corso del 2022 è tornato sotto controllo, dimezzandosi rispetto all’anno precedente.
Questo fa sì che, allo stato attuale, le stufe a pellet costituiscano un’ottima alternativa per il riscaldamento delle abitazioni private. A fronte di questo bisogna sapere però che queste stufe hanno bisogno di una manutenzione attenta e costante, soprattutto curata periodicamente da professionisti del settore che siano in grado di assicurare un corretto funzionamento della stufa per tutto il periodo invernale.
Come si forma la condensa e da cosa dipende?
La stufa a pellet funziona come un camino in miniatura: il pellet viene bruciato all’interno della camera di combustione e i fumi da esso generati vengono espulsi attraverso la canna fumaria. Dal momento che, a differenza del camino, la stufa a pellet presenta una camera di combustione chiusa, è necessario far arrivare dell’aria all’interno di essa allo scopo di alimentare la fiamma.
Se questo doppio flusso d’aria per qualche motivo non dovesse funzionare a dovere è probabile che all’interno della canna fumaria si formerà della condensa. La condensa si forma nel momento in cui i vapori contenuti nei fumi si raffreddano di colpo entrando a contatto improvvisamente con aria molto più fredda oppure con superfici molto più fredde.
Naturalmente se i fumi attraversano velocemente la canna fumaria la condensa non si forma perché i fumi non hanno tempo di “ristagnare” all’interno di essa e il vapore non ha il tempo di condensare in acqua. Questo significa che se si forma la condensa vuol dire che qualcosa blocca il fumo in uscita oppure la fiamma non è abbastanza forte da “spingere” il fumo facendolo risalire lungo la canna fumaria.
La formazione di condensa all’interno della canna può provocare ruggine e quindi corrodere la canna fumaria dall’interno, arrivando anche a provocare dei buchi che potrebbero rendere necessaria la sua sostituzione. Per evitare la formazione di condensa bisognerà pulire accuratamente la canna fumaria in maniera da rimuovere qualsiasi cosa che ostruisca la risalita del fumo.
Oltre a questo sarà anche necessario pulire il condotto dell’aria perché il fatto che la fiamma non sia abbastanza potente potrebbe essere causato da un apporto di ossigeno insufficiente: anche questa situazione potrebbe essere causata dall’ostruzione del condotto.