In questi anni abbiamo tanto sentito parlare di long-Covid. Ma c’è anche una versione “extra” del raffreddore: il ‘long-raffreddore’.
Occhio ai sintomi di questo raffreddore che non vuole saperne di passare e dura molto più a lungo del normale.
Non bastava il long-Covid a tormentarci. Come sappiamo con questa espressione si intende un prolungamento dei sintomi specifici dell’infezione che in questi anni abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene e che a lungo ha sconvolto le nostre vite.
Col long-Covid i sintomi della malattia persistono in chi ha contratto il virus anche dopo averlo superato. Ma a durare a lungo non c’è solo il long-Covid, hanno scoperto gli scienziati, ma anche il “long-raffreddore”.
Long-raffreddore: quali sono i sintomi
A occuparsene sono stati i ricercatori della Queen Mary University di Londra. Sulla rivista EClinical Medicine, edita da The Lancet, hanno pubblicato uno studio dove si occupano dei sintomi a lungo termine – sintetizzati nel termine “long cold“, ovvero long-raffreddore – anche a seguito di infezioni respiratorie acute risultate negative al test COVID-19.
Un “lungo raffreddore” che non passa più, in sostanza. Dai risultati dello studio è emerso che dopo infezioni respiratorie acute non Covid (come raffreddori, influenza o polmonite) possono esserci strascichi a lungo termine per la salute. I ricercatori hanno fatto un confronto tra la prevalenza dei sintomi a lungo termine dopo un’infezione di Covid rispetto a un’altra infezione respiratoria acuta. In particolare gli studiosi hanno analizzato i dati di 10.171 persone adulte.
Quanto dura il “lungo raffreddore”
«Abbiamo indagato 16 sintomi diversi segnalati nel long Covid», spiega all’agenzia Ansa Giulia Vivaldi, autrice dello studio. Si tratta di manifestazioni come «tosse eccessiva, disturbi del sonno, di memoria, difficoltà di concentrazione, dolore muscolare o articolare, disturbi di gusto o olfatto, diarrea, dolore addominale, cambiamenti nella voce, perdita di capelli, battito cardiaco accelerato insolito, svenimenti o vertigini, sudorazione insolita, mancanza di respiro, ansia o depressione e affaticamento».
«Le persone con infezione precedente da SARS-CoV-2 o precedenti infezioni respiratorie acute (ARI) non COVID – prosegue la ricercatrice – erano entrambe più a rischio di segnalare sintomi rispetto alle persone senza infezioni segnalate». Inoltre, fa notare Vivaldi, «mentre i guariti dal Covid erano più propensi a segnalare tutti i sintomi esaminati, le persone con infezioni non COVID evidenziavano quasi tutte gli stessi sintomi, ad eccezione dei problemi di gusto o olfatto e di perdita di capelli».
I sintomi più comuni registrati del long-raffreddore sono la tosse eccessiva e problemi gastrointestinali, come la presenza di diarrea e di dolori addominali che i pazienti colpiti da infezione non dovuta al Covid mostravano in media a 11 settimane di distanza (mentre nel caso del long Covid i sintomi mediamente durano 44 settimane). «Per ora – sottolinea dunque Vivaldi – non abbiamo prove che questi ‘lunghi raffreddori’ abbiano gravità e durata simili al long COVID».