Ecco quali sono le donne scienziate che grazie alle loro scoperte hanno rivoluzionato ciò che sappiamo. I loro nomi e le loro invenzioni.
Quando parliamo delle più grandi scoperte scientifiche del mondo e della storia dell’uomo, se ci facciamo caso, riferiamo quasi esclusivamente nomi maschili. Albert Einstein, Galileo Galilei o Isaac Newton sono solo alcuni: se ci fermassimo qua, sembrerebbe che la storia della scienza sia stata scritta solo dagli uomini. In realtà non è così: ecco sei donne scienziate che hanno davvero cambiato il mondo.
Se ancora oggi, sul mondo del lavoro, gli uomini sembrano avere le strade più spianate rispetto alle donne per quanto riguarda il successo, si pensi a com’era decine di anni fa, soprattutto in ambito scientifico. Le donne scienziate erano molto spesso poco credute e avevano pochi strumenti per fare in modo che le loro idee e le loro scoperte avessero una cassa di risonanza importante. Oggi, però, possiamo rendere loro il merito che gli spetta: ecco le sei più importanti.
Le sei scienziate che hanno cambiato il mondo
Iniziamo da Elisabeth Garrett-Anderson, vissuta tra il 1836 e il 1917. Laureata alla Sorbona di Parigi nel 1870, è la prima donna inglese che si è qualificata come chirurgo ed è la co-fondatrice del primo ospedale amministrato da donne, nonché l’unico membro femminile della British Medical Association per ben 19 anni. Impossibile poi non citare Marie Curie, vissuta tra il 1867 e il 1934: grazie alla sua scoperta del radio e del polonio, ha dedicato la sua vita allo studio delle radiazioni e ha guadagnato anche due premi Nobel, uno per la fisica nel 1903 con il marito Pierre Curie e uno per la chimica nel 1911.
Continuiamo con Lise Meitner, vissuta tra il 1878 e il 1968. Fisica austriaca di origine ebraica, è stata centrale per quelle che sono le basi della fissione nucleare: forte sostenitrice dell’uso civile del nucleare, aveva rifiutato di partecipare alla ricerca che ha poi portato alla prima bomba atomica. Emmy Noether, invece, è vissuta tra il 1882 e il 1935 e si è dedicata per tutta la vita alla fisica matematica, alla teoria degli anelli e all’algebra astratta. Suo è il merito del teorema nel campo della fisica teorica e della legge di conservazione.
C’è poi Rosalind Franklin, vissuta tra il 1920 e il 1958, considerata di diritto l’eroina mancata nella scoperta del DNA e nella comprensione della struttura dell’RNA, nonché della grafite, del carbone e anche dei virus. Infine impossibile non citare Mileva Maric, vissuta tra il 1875 e il 1948 nonché prima moglie di Albert Einstein. Prima donna ad aver studiato fisica al politecnico di Zurigo, si dice che abbia partecipato alla stesura dei lavori sulla relatività.