Il botulino è una sostanza pericolosissima che si sviluppa in alcuni alimenti a determinate condizioni: come lo si può riconoscere?
Il botulino è un batterio anaerobico, che significa che cresce in assenza di ossigeno. Produce una tossina che è una delle sostanze più velenose conosciute.
I modi attraverso cui si può entrare in contatto con la tossina botulinica sono molti: può essere inalata, ingerita o può entrare nell’organismo attraverso la pelle. I sintomi di un’intossicazione da botulino possono comparire da 6 a 36 ore dopo l’esposizione e includono:
- difficoltà a masticare o a deglutire
- secchezza delle fauci
- vista doppia o sfocata
- giramenti di testa
- debolezza muscolare.
La tossina botulinica colpisce il sistema nervoso e, nei casi da intossicazione più grave, può causare una paralisi muscolare in grado di condurre alla morte. I cibi che possono sviluppare tossina botulinica sono quelli che sono conservati in condizioni anaerobiche, ovvero assenza di ossigeno e in particolare: conserve in barattolo di carne, pesce e verdure, salumi, funghi marinati, verdure e olive in salamoia, miele, erbe aromatiche fresche.
Come riconoscere i cibi che hanno sviluppato botulino
Naturalmente la presenza di tossina botulinica in un alimento può essere facilmente individuata attraverso test di laboratorio, ma è indispensabile sapere come riconoscere a prima vista i segni dello sviluppo di tossina botulinica.
Nelle conserve in lattina o in barattolo il contenitore risulta bombato. Se si tratta di una lattina è possibile che ad essersi deformata sia la parte superiore, ma è possibile che la lattina si deformi anche lungo il corpo del cilindro. Nel caso di conserve in barattoli di vetro con coperchi di metallo, sarà il coperchio a risultare bombato e a produrre il classico “clic”.
Inoltre, se le conserve sono chiuse in barattoli che non dispongono di un tappo ermetico allora è molto probabile che si sviluppi del botulino al loro interno. Questo avviene nella maggior parte dei casi con conserve di ogni tipo preparate in casa e non a livello industriale: le filiere industriali per la preparazione di conserve dispongono infatti di precise procedure per evitare lo sviluppo di tossina botulinica nei propri prodotti.
Infine, se dopo aver aperto il barattolo di una conserva si sente un odore strano e non caratteristico dell’alimento che si sta per consumare, è meglio evitare di mangiarlo. L’odore tipico degli alimenti che hanno prodotto botulino è simile a quello del burro rancido o in alternativa potrebbero aver sviluppato un odore simile a quello del gas.