Che il clima sia letteralmente stravolto questo lo abbiamo costatato nel corso degli anni. Cosa sta accadendo in Puglia.
In Puglia si sta verificando un caldo davvero anomalo. Fenomeni preoccupanti e contro corrente, come i ciliegi in fiore e fichi pieni di frutti. Si sta verificando un fenomeno molto strano, come se le stagioni si stessero invertendo. L’allarme viene lanciato in particolar modo dalla Coldiretti Puglia viste le temperature anomale del mese di novembre le quali hanno “massacrato” le coltivazioni. Non solo l’allarme dettato da temperature ben superiori alla media – e che non si riscontravano da tantissimo tempo in Italia – ma c’è anche l’allerta gialla a causa dei forti venti e delle violente tempeste.
Il rischio riguarda in particolare le colture che – a causa del caldo – hanno prolungato la stagione. Basti pensare a prodotti come le melanzane, zucchine, peperoni, zucchine, cetrioli. Ancora in corso la raccolta del mais ma anche quella del riso, senza pensare che la raccolta delle olive è già cominciata. Cosa sta succedendo di così preoccupante?
Nelle campagne pugliesi le coltivazioni sono sensibili al maltempo e anche a un normale calo delle temperature che la stagione richiede. In Puglia gli alberi di ciliegi sono letteralmente in fiore e i fichi sono in produzione. Le colture quindi – a causa delle temperature calde a cui abbiamo assistito in questi ultimi mesi – hanno prolungato notevolmente la loro stagione. La Coldiretti lancia un allarme: il nostro clima si sta avviando verso la tropicalizzazione. Rapidi mutamenti climatici – dal caldo al freddo – con conseguenti burrasche violente e pericolose alle colture stesse.
A causa della maturazione precoce di alcuni prodotti agricoli la situazione dell’agricoltura diventa preoccupante: Basti pensare che nel mese di febbraio si trovano già mandorli e peschi in fiore, oppure le mimose già fiorite a dicembre e gennaio. Nello stesso tempo gli ortaggi di autunno fanno la loro apparizione. L’allarme riguarda soprattutto gli agricoltori i quali non solo perdono le loro produzioni, ma devono soccombere anche all’aumento dei prezzi.
Basti pensare al costo delle piantine, delle sementi per non parlare del costo del carburante per i macchinari. Bisogna cogliere i segnali di questo cambiamento climatico molto preoccupante, gli effetti che esso ha sui cicli delle colture e anche sulla gestione delle acque è devastante. La Coldiretti Puglia lancia un appello: ci vogliono investimenti per manutenzione, risparmio, recupero delle acque.
Come anche la diffusione di un sistema di irrigazione a basso consumo ed è fondamentale concentrarsi sulle coltivazioni più resistenti.
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