Presenze paranormali registrate al castello di Ascoli Satriano, si pensa che sia la reincarnazione di un’antica leggenda.
L’essere umano ha sempre mostrato molti dimori di fronte all’eventualità di presenza paranormali. Un argomento molto discusso che ha portato a importanti dibattiti tra chi crede in queste entità e chi invece no.
Quale luogo migliore per un fantasma se non un castello? Recentemente si è parlato di una
presenza paranormale nel Palazzo Ducale di Ascoli Satriano, in provincia di Foggia. Un paese di 5.888 anime. Non è la prima volta che succede, il castello è riconosciuto come luogo di anime dannate.
Il castello di Ascoli Satriano: la leggenda dell’anima infausta e i ritrovamenti storici
Questi fenomeni paranormali avrebbero origini antiche. Re Ludovico d’Ungheria nel 1347 giunse nel castello per vendicare i suoi familiari uccisi. Il suo obiettivo era di assediare il feudatario locale, Nicola Sembrano.
Per far questo si organizzò con i notabili del posto, ma il piano fallì e Sembrano ne uscì senza un graffio. Dopo aver scoperto il terribile piano, il feudatario invitò le persone coinvolte nell’intrigo, fingendo di averli perdonati, invece li uccise tutti. Secondo quanto testimoniato fu una vera e propria carneficina. Si tratta naturalmente di una vicenda storica, con delle sfumature di leggenda.
Nel corso dei secoli ogni dettaglio è stato amplificato diventando più spaventoso. Per questo motivo il luogo è noto per le sue anime dannate in cerca di pace, sono le anime uccise da Nicola Sembrano.
Il castello è stato proposto per venire riqualificato, grazie anche alla consulenza fornita da Vittorio Sgarbi. Il luogo è rimasto chiuso per ben 30 anni e riaperto nel 2019. Ricco non solo di leggende e dall’atmosfera affascinante. Soprattutto rilevante a livello storico in quanto al suo interno sono stati rinvenuti degli importanti reperti archeologici.
É stata infatti trovata una pavimentazione tipica seicentesca che forse, a quei tempi, veniva usata per ricordarsi il luogo della via di fuga segreta, collocata proprio sotto di essa. Le vie di fuga segrete erano solite nel medioevo e nei paesi della borghesia, permettevano alle figure illustri di quei tempi di fuggire in caso di pericolo. Questa in particolare portava fuori dal castello e in più posti della città adatti alla fuga. Non solo, alcuni operai hanno trovato collegamenti nel castello che portano a stanze ancora inesplorate.
Sono state rilevate inoltre delle antiche iscrizioni con nomi e orme di persone che sono state nel castello. Sono stati addirittura trovati dei segni che dovrebbero essere connessi a dei conteggi dell’epoca.