C’è un modo a portata di click per sapere se abbiamo dei debiti nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Avere debiti non piace a nessuno. Meno che meno averceli con l’Agenzia delle Entrate, magari senza nemmeno saperlo. Come fare per evitare sorprese sgradite.
Il modo per sapere se siamo indebitati con l’Agenzia delle Entrate ha un nome: estratto di ruolo. È il documento – noto anche come estratto conto Equitalia – che serve a verificare la posizione debitoria di una persona fisica o giuridica.
Potrebbe succedere infatti che una determinata cartella esattoriale non ci sia mai arrivata. Controllando sull’estratto di ruolo avremo modo di capire quante e quali cartelle esattoriali ci riguardano e quando ci sarebbero state notificate.
Cerchiamo di capire come funziona l’estratto di ruolo e in che modo possiamo richiederlo online completando pochi semplici passaggi.
Per sapere se abbiamo debiti aperti con la Pubblica Amministrazione possiamo fare richiesta per avere l’estratto di ruolo all’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia). Non è niente altro che un estratto conto di tutte le cartelle esattoriali in corso a partire dal 2000.
Ma come facciamo a richiedere un estratto di ruolo dell’Agenzia delle Entrate online? Possiamo fare richiesta per ottenerlo attraverso l’Agenzia delle Entrate o l’INPS, oppure possiamo richiederlo comodamente online tramite VisureItalia.
Inoltre l’estratto di ruolo contiene anche altre informazioni come le relative rateizzazioni, le iscrizioni a ruolo, i pagamenti fatti, quelli in scadenza e scaduti. A decorrere dal 2000, come detto, l’estratto conto Equitalia certifica lo stato dei debiti maturati, dei pagamenti effettuati, degli insoluti e del residuo passivo (inclusivo di interessi e sanzioni).
Più nel dettaglio, queste sono le principali informazioni contenute nell’estratto conto:
Altra cosa utile da sapere è che non possiamo impugnare l’estratto di ruolo – è soltanto un semplice documento informatico che riproduce contenuto e ruolo della cartella esattoriale – ma solo le cartelle contenute al suo interno o i provvedimenti presi a nostro carico in conseguenza delle cartelle esattoriali.
Per impugnare una cartella esattoriale abbiamo dei termini inderogabili per fare ricorso, e cioè 30 giorni per le cartelle contenenti sanzioni amministrative, 60 giorni per quelle tributarie, 40 giorni per le cartelle relative a contributi previdenziali o assistenziali.
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