La riforma fiscale introdurrà nuove aliquote Irpef e accorperà gli scaglioni, da 4 a 3. Le tasse saranno ridotte?
La legge di Bilancio è arrivata sul tavolo del Parlamento per essere discussa e arrivare alla pubblicazione finale prevista entro dicembre. Nel frattempo, anche la lettura dei primi decreti dalla riforma fiscale continua.
Tra le novità segnaliamo la più importante, almeno per coloro che hanno la partita IVA: lo slittamento del pagamento dell’acconto delle tasse a partire dal 16 gennaio 2024. Quindi, i lavoratori autonomi non saranno più costretti a pagare in un’unica soluzione entro il 30 novembre ma sarà spalmato in 5 comode rate. Attenzione però: non si tratta di uno sconto su quanto versare ma solo di una diversa modalità.
Riforma fiscale del 2024: le famiglie pagheranno più tasse?
Però la vera novità della riforma fiscale è l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef: quindi da quattro diventano 3. In pratica, coloro che hanno un reddito fino a 28mila euro pagheranno l’Irpef con l’aliquota del 23%.
Tuttavia, i veri beneficiari di questa novità sono coloro che hanno un reddito maggiore di 28mila euro, perché lo sconto annuo Irpef sarà di 260 euro (15.000 – 28.0000=13.000 a cui si applica il 2%). Attualmente si versa un’aliquota del 25%.
Inoltre, il governo ha rinnovato anche per il 2024 il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi fino a 35mila euro (del 7% se i redditi fino a 28mila euro e del 6% per tutti gli altri) e ha introdotto lo sgravio fiscale dei contributi a carico dei dipendenti. Questa misura è destinata alle mamme lavoratrici a tempo indeterminato con almeno due figli e sarà accessibile fino al 2026.
Un’altra bella novità per gli italiani è la riduzione del Canone Rai che dagli attuali 90 euro all’anno passerà a 70 euro. Poi fino al 1° luglio 2024 sono state congelate la plastic e la sugar tax, salvo ulteriori interventi. Ricordiamo, però, che per finanziare la riforma fiscale il governo ha bisogno di risorse economiche. Quindi, se da una parte cerca di aiutare le famiglie riducendo alcune tasse, dall’altra parte deve trovare un modo per attirare denaro nelle casse dello Stato.
Da qui la domanda che molti si fanno: quali tasse aumentano nel 2024? Ci saranno molte microtasse che “colpiranno” alcune categorie di famiglie, come per esempio quelle con figli molto piccoli perché non ci sarà più l’IVA agevolata per i prodotti per l’infanzia. Aumenta anche la cedolare secca per gli affitti brevi che dal 21% sale al 26%. Questa, però, non è una tassa che interesserà molte famiglie ma solo i proprietari che hanno affittata immobili con locazioni brevi.
Inoltre, ci sarà una tassa del 26% sulla plusvalenza a chi vende un immobile ristrutturato con il Superbonus 110%, ma solo se la vendita avviene prima dei 5 anni dopo la ristrutturazione. Un altro aumento riguarda le accise del tabacco che avrà come conseguenza il rialzo dei prezzi anche delle sigarette e dei sigari. L’aumento interesserà le famiglie a prescindere dal reddito.