Grazie alle nuove misure del Governo sembra che arriveranno pensioni più ricche a dicembre e non solo a chi spetta la quattordicesima.
Sono tanti i pensionati che aspettano con ansia la pensione di dicembre per fare un regalo ai nipotini o togliersi un piccolo capriccio. Soprattutto coloro che a dicembre riceveranno la quattordicesima, ovvero una somma aggiuntiva che l’INPS ogni anno, a luglio o a dicembre, corrisponde ai pensionati. Per qualcuno possono arrivare anche 600 euro in più sul cedolino di pensione. L’aumento spropositato dei prezzi, nonostante i numerosi sostegni economici messi in campo dal Governo, come la Social Card, rende l’attesa ancora più lunga.
Negli ultimi anni, complice la situazione post pandemia e la guerra in Ucraina, abbiamo assistito ad una fiammata dell’inflazione, in grado di minacciare il potere d’acquisto dei cittadini ed erodere le retribuzioni dei lavoratori dipendenti e le pensioni.
Con riferimento proprio ai trattamenti pensionistici, il legislatore ha introdotto una serie di misure protettive anti-inflazione. Tra queste figura il riconoscimento della rivalutazione definitiva 2023 già dal prossimo cedolino di dicembre. Una decisione, quest’ultima, figlia del recente Decreto Anticipi. Analizziamo la novità in dettaglio e quali effetti avrà sugli assegni di dicembre.
Il Governo in questi giorni ha approvato il Disegno di Legge recante il bilancio di previsione 2024. Il Disegno di Legge ha previsto importanti misure a sostegno dei redditi medio-bassi di lavoratori e pensionati. Oltre a prevedere il potenziamento di diversi aiuti ha previsto l’anticipo del conguaglio di perequazione 2023.
Con la perequazione infatti si attua la rivalutazione delle pensioni adeguando il relativo importo delle prestazioni all’aumento del costo della vita. La perequazione delle pensioni e le attività ad essa correlate si effettuano e concludono prima della fine di ciascun anno. Ciò al fine di consentire ai beneficiari di riscuotere all’inizio dell’anno successivo gli importi rivalutati nella misura prevista dalla legge.
Grazie alla disposizione del Decreto Anticipi il citato conguaglio definitivo (pari ad un +8,1%) anziché operare dal 1° gennaio 2024 viene anticipato al prossimo 1° dicembre. Di conseguenza, nel prossimo cedolino della pensione, sarà possibile ottenere il differenziale positivo dello 0,8%. A beneficiare della perequazione saranno innanzitutto le pensioni di importo più basso.
Pertanto le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo, ovvero che non superano i 2.100 euro riceveranno un aumento corrispondente al 100%. Mentre le pensioni più alte avranno un incremento a fasce, ovvero percentuali via via decrescenti in base al trattamento lordo mensile.
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