Se hai un amico o un parente che fuma e che tira fuori sempre una scusa per non smettere di farlo, da oggi puoi smascherarlo.
Sebbene negli ultimi anni le notizie in merito alla pericolosità del fumo si siano diffuse sempre di più ed abbiano convinto molti ex fumatori a smettere di farlo, in realtà ancora oggi sono troppi gli uomini e le donne che hanno questo vizio. Solo in Italia sono 10 milioni e mezzo, con una media di 12.2 sigarette al giorno. Se anche voi avete un amico, un parente o un conoscente che fuma, ecco quali sono le scuse con le quali proverà almeno una volta a convincervi del fatto che a lui smettere non serva.
Come altre sostanze ed abitudini, il fumo di sigaretta è stato inserito nella lista dei cancerogeni certi. Questo non significa che a tutti i fumatori verrà un cancro ma che questa azione aumenta il rischio di svilupparne uno, soprattutto ai polmoni, alla trachea, alla laringe e alla faringe. Smettere non è di certo facile, ma ecco quali sono le scuse più spesso tirate fuori per non provarci neanche.
Tutte le scuse dei fumatori: smascherale subito
Il primo motivo per il quale molti fumatori ammettono di non poter smettere è quello del rilassamento: temono che, abbandonando il vizio, perderanno quell’attimo di relax. Aiutateli a trovare altre passioni o altri “vizi” più positivi! Un’altra scusa è quella relativa all’ambiente in cui viviamo: “Tanto lo smog è peggio!”, dicono spesso. Se da un lato è vero che viviamo in città inquinate, dall’altro è vero anche che secondo gli studi chi fuma in casa vive in un luogo molto più inquinato di una grande città.
Ci sono poi gli sportivi, che fumano e non smettono di farlo perché pensano che con l’attività il danno arrecato al corpo si annulli. A questi si aggiungono quindi quelli convinti di poter smettere quando vogliono, quando in realtà non è così: per abbandonare una dipendenza di questo tipo serve tempo e impegno e non è affatto una passeggiata.
E che dire di quelli che giustificano il proprio cattivo vizio con la frase “tanto fumano tutti”? In questo caso, sebbene sia vero che la compagnia influenzi soprattutto in fase giovanile ed adolescenziale, è importante aiutare la persona a focalizzarsi su sé stessa e sulla propria salute.
C’è poi la schiera dei fumatori che si giustificano poiché acquistano solo sigarette leggere, messe in commercio dopo le politiche anti-tabagiste di molti paesi o perché fumano poco: il rischio di sviluppare tumori, però, è direttamente proporzionale non solo alla pesantezza delle sigarette o alla quantità fumata, ma anche al tempo per il quale si ha avuto questo vizio. Insomma, le scuse che un fumatore può dire per non intraprendere il difficile percorso dell’abbandono della dipendenza sono tante: imparare a smascherarle è il primo vero passo che si può fare per aiutarlo.