Bonus e detrazioni, il Governo cambia tutto: tanti soldi alle famiglie, ma è facile sbagliare

Diverse le novità dal Governo Meloni che nei giorni scorsi ha approvato in Cdm il decreto legislativo per la prima attuazione della riforma fiscale.

Novità che si potrebbero sintetizzare con una formula: meno Irpef e meno detrazioni. Cambiano le cose nel campo degli scaglioni e delle aliquote per determinare l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Riforma fiscale del governo Meloni cosa prevede
Riforma fiscale: novità in arrivo dal Governo guidato da Giorgia Meloni – (Turiweb.it)

Un binomio (meno Irpef, meno detrazioni) valido almeno per chi ha un reddito superiore ai 50 mila euro, che assisterà a un taglio secco di 260 euro sugli sconti fiscali. Il testo approvato in Consiglio dei ministri prevede anche, oltre ai tagli su Irpef e Ires, anche un primo intervento sulle agevolazioni per i contribuenti e incentivi alle imprese per le assunzioni di alcune categorie di lavoratori.

Riforma fiscale, la novità delle tre aliquote Irpef

Per quel che riguarda l’Irpef, il governo intende mettere mano ad aliquote e scaglioni di reddito per determinare l’imposta lorda.

Novità della riforma fiscale
Gli scaglioni Irpef – e le relative aliquote – non saranno più quattro ma tre – (Turiweb.it)

Nello specifico dovrebbero passare da quattro a tre gli scaglioni di reddito, suddivisi in questa maniera e con le relative aliquote.

  1. Redditi fino a 28 mila euro: 23%.
  2. Redditi superiori a 28 mila euro e fino ai 50 mila euro: 35%.
  3. Redditi superiori ai 50 mila euro: 43%.

È stata anche innalzata da 1.880 euro a 1.955 euro, per il periodo d’imposta 2024, la detrazione prevista fino a 15 mila euro di reddito complessivo per i lavoratori dipendenti (esclusi i pensionati) e alcuni redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente. In questa maniera la modifica estende fino alla soglia degli 8.500 euro la no tax area prevista per i redditi di lavoro dipendente, equiparata  a quella già applicata ai redditi da pensione.

Capitolo detrazioni: le decisioni del governo

Come anticipato, i contribuenti con un reddito complessivo che supera i 50 mila euro si vedranno ridurre di 260 euro la detrazione complessivamente spettante riguardi ad alcuni oneri sostenuti. Nel testo si spiega che la decurtazione andrà applicata dopo aver determinato l’ammontare della detrazione.

Più nel dettaglio, la decurtazione verrà applicata sulla detrazione che spetta per queste tipologie di oneri:

  • Oneri la cui detraibilità è fissata nella misura del 19% (o da altre disposizioni fiscali).
  • Erogazioni liberali a favore delle Onlus, delle iniziative umanitarie, religiose o laiche.
  • Erogazioni liberali in favore dei partiti politici.
  • Erogazioni liberali a favore degli enti del terzo settore.
  • Premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi.

All’atto di applicazione della decurtazione, il reddito complessivo sarà assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare destinata ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze.

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