La compagine governativa stanzia 1 miliardo per le famiglie. Obiettivo: incentivare una natalità sempre più a picco.
Il sostegno alla natalità è uno degli obiettivi dichiarati del Governo Meloni. Che per raggiungerlo ha messo in campo una serie di interventi da inserire nella prossima manovra di Bilancio.
Le misure principali che saranno presenti nella legge di Bilancio sono il rafforzamento del bonus per gli asili nido, l’azzeramento dei contributi per le mamme lavoratrici con almeno due figli e un mese in più di congedo parentale.
Nulla da fare ancora per l’asilo gratis per il secondo figlio. Rientra tra gli obiettivi futuri del Governo, ha detto Giorgia Meloni, ma per ora le cose restano così. Ci saranno però più fondi (150 milioni) per il sostegno delle famiglie costrette a pagare le rette per mandare i figli piccoli in strutture pubbliche o private. Si tratta di una parte del miliardo che verrà stanziato nella finanziaria per gli incentivi alla natalità.
Bonus asili nido più ricco, contributi per le mamme, congedo parentale e “fringe benefit”: le novità della manovra
Sul fronte del sostegno ai nidi ci sono buone notizie per le famiglie a reddito medio-basso: il bonus asilo nido passerà da 1.500 a 3.000 euro all’anno (sempre in base all’Isee). Tutto resta come prima invece per l’Assegno Unico per i figli, malgrado le ultime voci circolate che parlavano di un suo rafforzamento.
Una novità di rilievo interessa le mamme lavoratrici: lo Stato si incaricherà di pagare i contributi previdenziali di quelle che hanno 2 o più figli. L’agevolazione porterà a una busta paga più sostanziosa fino al compimento dei 10 anni del secondo figlio o ai 18 in caso del terzo figlio (se i figli sono più di due). Previsti anche incentivi per le imprese che assumono a tempo indeterminato le madri lavoratrici.
Come anticipato, sarà potenziato anche il congedo parentale retribuito per le mamme e i papà, che adesso avranno un mese in più (pagato al 60% dello stipendio) per dedicare più tempo al figlio fino al compimento dei 6 anni. Inoltre le famiglie con figli potranno ottenere buoni per beni e servizi fino a 2.000 euro grazie ai cosiddetti “fringe benefit” che le aziende possono aggiungere allo stipendio. Si potranno usare anche per il pagamento dell’affitto o del mutuo della casa. Conferma per la carta Dedicata a Te (382 euro per fare la spesa) per i più in difficoltà. Niente più taglio dell’Iva invece sui prodotti per la prima infanzia.