Bonus mobili, brutte notizie per chi deciderà di usarlo nel 2024

Ci sono delle notizie non incoraggianti per quanti vogliono sfruttare il bonus mobili nel prossimo anno, vediamo i dettagli.

La Legge di Bilancio, approvata in sede di Consiglio di Ministri il 16 ottobre, ha certamente introdotto una serie di modifiche molto importanti dal piano fiscale a quello previdenziale. Basta ricordare appunto la rimodulazione degli scaglioni Irpef o l’accontamento di prestazioni pensionistiche quali Opzione Donna o Quota 103.

Bonus mobili, riduzione 2024
Bonus mobili, cosa succede nel 2024 – (Turiweb.it)

Ma anche per quanto concerne una serie di bonus e agevolazioni di tipo fiscale ci sono cambiamenti da sottolineare. Da ricordare innanzitutto la definitiva bocciatura del Superbonus per il prossimo anno, a causa del peso sempre maggiore sul debito pubblico che ha già largamente superato i 90 miliardi di euro. Ma anche per il cosiddetto bonus mobili sono emerse delle novità da considerare attentamente.

Bonus mobili, le modifiche introdotte con la Legge di Bilancio

Purtroppo la necessità di contenere le spese,  in considerazione della scarsità di risorse cui fare appello, ha spinto il Governo a decidere di ritoccare le detrazioni per il bonus mobili che per il prossimo anno scenderanno dagli attuali 8mila euro a 5mila. La somma ancora in vigore può essere ancora ottenuta fino al 31 dicembre.

Bonus mobili, calo detrazione
Bonus mobili, modifica in Legge di Bilancio – (Turiweb.it)

Successivamente le agevolazioni per l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo e di arredi per la casa saranno ridotte, come detto, e dovrebbero essere interrotte del tutto al termine del 2024. La detrazione si ottiene in sede di dichiarazione dei redditi Irpef ed è pari al 50%, con un tetto massimo di spesa di 8mila euro nel 2023 e di 5mila per il prossimo anno.

L’acquisto di elettrodomestici e complementi d’arredo deve essere collegata a lavori di ristrutturazione e manutenzione del patrimonio edilizio, condizione questa obbligatoria, anche non collegata alle spese complessive sostenute. La detrazione dell’Irpef è suddivisa in 10 quote annuali di importo identico e spetta a chi sostiene anche i costi dei lavori di ristrutturazione.

Il bonus spetta anche a chi decide di cedere il credito fiscale o direttamente lo sconto in fattura. Sono ammessi per la detrazione anche gli acquisti a rate degli elettrodomestici o della mobilia, a condizione che la società che dà il finanziamento paghi il corrispettivo allo stesso modo. Le detrazione si ottiene, se i pagamenti sono effettuati tramite strumenti tracciabili, come bonifici e carte di credito e debito.

Quindi non sono validi i pagamenti in contanti o con assegni bancari. Si possono acquistare infine armadi, scrivanie, librerie, poltrone, letti, materassi, lampade, credenze, ma non porte, tende e tendaggi in genere, pavimentazioni come il parquet e simili. Da conservare sempre fatture e attestazioni di pagamento.

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