L’inventore del celeberrimo simbolo dell’Euro è un personaggio finito nel dimenticatoio malgrado la sua creazione sia diventata famosissima.
Una triste sorte per chi ha dedicato una carriera intera a lavorare nell’interesse dell’Europa senza mai ottenere il riconoscimento che avrebbe meritato.
Quando nel 1997 fu presentato il simbolo dell’euro (o €-sign) venne descritto come «una combinazione dell’epsilon greco, segno del peso della civiltà europea, una E per l’Europa e le linee parallele che attraversano il simbolo, come segno della stabilità dell’euro». Da allora di acqua ne è passata sotto i ponti. E adesso il simbolo della grande E dell’euro ci è diventato familiare almeno quanto quello del dollaro o della Coca Cola. Ma chi è stato ad inventare il simbolo dell’euro? E che fine ha fatto?
Come si chiamava e cosa faceva l’inventore dell’Euro
L’uomo che ha dato vita al simbolo che indica la moneta dell’Unione europea si chiamava Arthur Eisenmenger. Nato nel 1914 a Basilea, in Svizzera, crebbe però in Svevia. Nello storico Land tedesco studiò arte e si formò come designer.
Fu lui, durante gli anni della guerra fredda, a elaborare la grafica delle operazioni militari del generale americano Lucius D. Clay per il ponte aereo attivo tra la Germania Ovest e Berlino Ovest nel biennio 1948-1949 per garantire rifornimenti alla parte occidentale della città rimasta isolata.
Successivamente Eisenmenger fece carriera come grafico e si trovò alla testa del reparto grafico della Comunità Europea. Poco prima di andare in pensione, nel 1975 venne incaricato di disegnare un simbolo in grado di rappresentare l’Europa stessa. Il designer mandò la sua proposta alla Commissione europea di Bruxelles, chiamata a scegliere tra più di dieci progetti.
Eisenmenger, il padre dimenticato dell’Euro
A lungo il simbolo rimase chiuso nel cassetto. Il verdetto arrivò a oltre vent’anni di distanza. Nel 1997, quando l’allora presidente della Commissione Europea, il lussemburghese Jacques Santer, lo presentò per la prima volta alla stampa mondiale. Arthur Eisenmenger – che sarebbe morto cinque anni più tardi, nel 2002, a quasi 88 anni – però non ottenne alcun riconoscimento ufficiale per aver creato il simbolo dell’euro. L’Unione Europea non gli ha riconosciuto la paternità della sua creazione, attribuita invece a un non meglio precisati team di disegnatori (rimasti anonimi).
Il simbolo dell’euro non fu peraltro l’unica creazione artistica a tema europeo di quello che Der Spiegel ha chiamato il «padre dimenticato dell’Euro». Eisenmenger sviluppò anche il marchio CE e lavorò pure alla bandiera dell’Europa. L’unico riconoscimento che si ricordi a essergli tributato fu la medaglia Robert Schuman ricevuta nel 1999 da parte del Gruppo del Partito Popolare Europeo su iniziativa dell’eurodeputato Rainer Wieland.