Non effettuare la manutenzione della caldaia rappresenta un grave errore. ecco quali sono i rischi a cui si può andare incontro.
La caldaia altro non è che un impianto di riscaldamento che a cadenza regolare richiede di essere sottoposto a manutenzione. Quando ciò non accade però i rischi a cui si può andare incontro sono molteplici e per questo è bene conoscerli.
Di seguito porremo l’accento sull’importanza di non trascurare la manutenzione della caldaia soffermandoci su quelle che possono essere le conseguenze sia dal punto di vista economico che del funzionamento stesso dell’impianto.
Mancata manutenzione caldaia, quali sono i rischi
La mancata manutenzione della caldaia espone inevitabilmente a delle conseguenze piuttosto importanti di cui è bene essere a conoscenza. Non tutti infatti sono consapevoli dei rischi che si possono correre qualora non si procedesse periodicamente con i controlli volti a rilevare eventuali problemi.
Tanto per cominciare, bisogna dire che il primo rischio riguarda l’aumento degli incidenti domestici come anche un incremento dei consumi piuttosto importante. Da citare sono anche le ripercussioni dal punto di vista ambientale per via di una maggiore emissione di anidride carbonica. In pochi, inoltre, sono a conoscenza del fatto che la mancata manutenzione della caldaia può costare il pagamento di multe anche molto salate.
Esse, infatti, sono volte proprio ad incentivare il controllo periodico dell’impianto e ad evitare una scarsa attenzione in tal senso. Nello specifico, in assenza della compilazione del libretto, effettuata solitamente durante i controlli di manutenzione periodica, determina una multa che può arrivare anche a 600 euro. La multa peraltro è prevista anche in capo al manutentore che non abbia proceduto alla compilazione. In questo caso, va da un minimo di mille euro ad un massimo di 6mila.
Alla luce di quanto appena detto, è chiaro che è fondamentale eseguire la manutenzione ordinaria della caldaia coì da evitare di incorrere nel pagamento di multe salatissime. Sempre a tal proposito, è altrettanto importante essere a conoscenza delle tempistiche da rispettare per quanto concerne il controllo dei fumi.
Stando a quanto stabilisce la legge, nel caso delle caldaie a combustibile liquido o solido, il controllo deve essere eseguito ogni 2 anni nel caso di quelle con potenza compresa tra i 10 e i 100 kW, mentre scende ad un anno per quelle con potenza superiore ai 100 kW. In riferimento alle caldaie a metano, gpl o gas, invece, il controllo è previsto ogni 4 anni per quelle con potenza compresa tra i 10 e i 100 kW. Sopra tale limite, la manutenzione è prevista una volta all’anno.