La vita sedentaria fa male. Non solo per ciò che sapevamo già. Ora subentra un problema ulteriore, sicuramente ben peggiore.
Più e più volte vi abbiamo esortato a rifuggire la vita sedentaria, che è fonte di una serie molto ampia di problematiche di salute. Per tanto tempo abbiamo parlato del rischio di obesità, con tutte le problematiche che esso può portare a cascata. Ma oggi, forse, dobbiamo pensare a qualcosa di ancora peggiore.
La vita sedentaria è uno dei nemici principali e giurati della nostra salute. Perché, ovviamente, senza attività fisica, il rischio di ingrassare è ancora più alto e, come dicevamo, i chili di troppo possono essere un fattore per l’insorgenza di malattie neoplastiche e tumorali. Non solo, anche portare a problemi di tipo cardiaco e cardiovascolare e favorire l’arrivo del temibile e invalidante diabete.
Ma oggi siamo in grado di dirvi che, dalla vita sedentaria, forse scaturisce un dramma ancora peggiore. A sostenere questa tesi è uno studio retrospettivo sui dati raccolti in modo prospettico da 49.841 adulti che hanno trascorso più tempo in comportamenti sedentari. Uno studio attendibile, dato che il dato è determinato attraverso un’analisi basata sull’apprendimento automatico dei dati dell’accelerometro indossato al polso. Ebbene, le conseguenze possono essere gravissime.
Le conseguenze della vita sedentaria
Maggiore tempo trascorso seduti in poltrona è significativamente associato a un rischio più elevato di demenza. Tra gli anziani, in particolare. I 49.841 adulti di età pari o superiore a 60 anni senza diagnosi di demenza al momento in cui indossavano l’accelerometro da polso e vivevano in Inghilterra, Scozia o Galles. Il tempo medio giornaliero di comportamento sedentario e la durata media giornaliera della sedentarietà sono stati messi in correlazione con la diagnosi di demenza riscontrate attraverso le cartelle cliniche dei partecipanti allo studio.
A 414 persone è stata diagnosticata una demenza incidente ed è stata riscontrata una significativa associazione non lineare tra il tempo trascorso in comportamento sedentario e la demenza incidente. Rispetto a una media di 9,27 ore/giorno per il comportamento sedentario, i rapporti di rischio per la demenza crescono esponenzialmente.
Il tasso di incidenza della demenza è stato del 7,49% per 9,27 ore/giorno di comportamento sedentario, 8,06% per 10 ore/giorno, 12% per 12 ore/giorno e 22,74% per 15 ore/giorno. Numeri inquietanti che ci dicono come la vita sedentaria non colpisca solo il nostro corpo, ma anche il nostro cervello. Questo probabilmente per via dei pochi input ricevuti, ma sulle cause saranno necessari ulteriori studi, per determinare se l’associazione tra comportamento sedentario e rischio di demenza sia causale.