Bullismo a scuola? Ti sei mai chiesto quali siano le cause? Vediamole insieme e scopriamo come intervenire in tal caso.
Il bullismo, negli ultimi anni, è un aspetto sempre più comune che tende a caratterizzare i bambini a scuola. Che siano elementari, medie o superiori, ci sarà sempre il bambino o la bambina che subirà quest’azione davvero atroce nei suoi confronti da parte dei propri compagni. Una condizione sempre più diffusa, che tende a diventare sempre più grande e che può portare a disagi fisici, mentali e soprattutto a traumi che si protrarranno per il resto della vita.
Vediamo insieme quali sono le comuni cause e soprattutto come intervenire in tal caso. Resterete davvero sorpresi dal sapere che, in questa situazione, si può aiutare la vittima in tantissimi modi. Vediamoli di seguito.
Attenzione al bullismo a scuola: cause e rimedi
Il bullismo è un fenomeno sempre più diffuso nelle scuole e consiste nel rivolgere, alla propria vittima, frequenti e sistematiche azioni aggressive. Quest’ultime, cosa ancora più grave, vengono effettuate dagli stessi coetanei della vittima, dagli stessi bambini o ragazzini, che la vittima stessa considerava amici. Insomma, un fenomeno davvero orribile! Il bullismo, a differenza di quanto si possa pensare, non si presenta in un’unica forma, ma tende a svilupparsi sotto diversi aspetti. Tra questi vi sono:
- bullismo cognitivo: quest’ultimo non è caratterizzato da molestie o aggressività fisica, ma da un attacco verbale alla vittima. Ad esempio, vengono spesso messi in giro pettegolezzi che calunniano la vittima, rendendola davvero fragile mentalmente;
- bullismo di genere: questo può svilupparsi nelle scuole più avanzate, ad esempio medie o liceo, e riguarda l’identità di genere di un individuo, la sua mascolinità e femminilità. Purtroppo, nonostante ci ritroviamo nel 2023, moltissime persone non riescono ancora ad accettare le comunità LGBT e cercano di prevalere su di esse in modo completamente errato.
Ovviamente questi tipi di bullismo, associati anche ad altre cause o ad altri tipi di violenza fisica e verbale, possono avere gravi ripercussioni sulla vita dell’individuo. Non a caso, proprio a quest’età, notiamo l’aumento di autolesionismo, di tentato suicidio, di attacchi di panico, di disturbi dell’alimentazione e così via. Per questo motivo, dal momento che si scopre che quest’azione è messa in atto nei confronti di qualche bambino, è bene intervenire nei seguenti modi:
- Rivolgersi ad enti competenti, nonché ai genitori ed insegnanti: ovviamente si tratta di una scelta difficile da fare, in quanto il bullo tenderà a impaurire la vittima, cercando di persuaderlo a non denunciare l’accaduto, perché potrebbero esserci ripercussioni su se stesso. Fatelo lo stesso, denunciate!
- Coinvolgere gli alunni in attività di anti-bullismo: questo potrebbe essere un modo per sensibilizzare un tema molto delicato. Magari lavorare sull’empatia, potrebbe essere il primo passo per evitare che fenomeni del genere si sviluppino in classe.
- Creare sportelli d’ascolto: questi potrebbero essere una valida alternativa alla denuncia. Magari per chi non ha coraggio o si sente in pericolo, uno sportello di ascolto potrebbe essere davvero importante.