Un Bonus dedicato alle mamme con figli molto piccoli le aiuterà a risparmiare sull’acquisto di un prodotto necessario durante l’infanzia.
In un periodo economicamente difficile il sostegno dello Stato alle famiglie è fondamentale. I nuclei con figli riceveranno un ulteriore aiuto.
Quando nasce un bimbo è un momento di pura gioia per la famiglia. Avere tra le braccia quel piccolo frugoletto che si è atteso per nove mesi regala un’emozione incredibile, da far sciogliere anche i cuori più duri. Per la mamma e il figlio il contatto fisico è molto importante. Continua quel legame nato nella pancia e raggiunge l’apice con l’allattamento al seno.
Conosciamo tutti l’importanza di dare come alimento al bimbo il latte della mamma. Questo apporta le sostanze essenziali che garantiscono una buona crescita e difende dalle infezioni. Riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti, migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio, migliora lo sviluppo intestinale, protegge dalle otiti e riduce il rischio di diabete e tumori del sistema linfatico. Ma non sempre è possibile allattare. Ci sono patologie che obbligano le neo mamme all’utilizzo del latte artificiale. Il costo da sostenere è elevato e proprio qui interviene il Bonus per le mamme.
Bonus latte artificiale per le neo mamme, come funziona
Non poter allattare il proprio bimbo può essere un fattore difficile da accettare. Se poi si aggiunge la spesa per l’acquisto del latte artificiale può crescere la depressione nelle mamme. Bisogna evitare che un accumulo di stress possa rovinare i primi mesi di vita dei bambini.
Il bonus latte artificiale aiuterà a ridimensionare un problema grazie al contributo di massimo 400 euro erogato fino al compimento del sesto mese di vita del bimbo. Per ottenere l’agevolazione occorrerà essere neo-mamme che a causa di una patologia non possono allattare al seno. Parliamo di condizioni permanenti come l’alattogenesi ereditaria, la mastectomia bilaterale, la sindrome di Sheehan e condizioni temporanee come la lesione luetica sul seno, la mastite tubercolare, l’alcolismo, l’assunzione di farmaci. Ogni patologia ammessa dovrà essere certificata da uno specialista.
Oltre alla presenza di una patologia c’è un secondo requisito, l’ISEE inferiore a 30 mila euro. Gli acquisiti, poi, dovranno necessariamente essere effettuati presso il centro assistenziale in cui la mamma è in cura o presso i presidi ASL oppure nelle farmacie/fornitori autorizzati dalle Regione e Province autonome.
Le neo mamme in possesso dei requisiti possono inviare domanda di accesso al Bonus latte artificiale all’azienda sanitaria locale di appartenenza. Sarà proprio l’Asl ad autorizzare o meno l’erogazione del contributo.