Il Governo punta a dare un nuovo colpo basso all’IPTV, annunciando una nuova stretta al pezzotto: stop a streaming e multe agli utenti.
Ancora una volta il nemico numero uno del mondo dell’intrattenimento italiano sono le IPTV, più comunemente conosciute come ‘pezzotto’. Ad un costo irrisorio, tutti gli utenti potranno vedere i contenuti che solitamente sono visibili solo sotto pagamento di un abbonamento. Adesso il Governo punta ad una nuova stretta. Multe salate e stop a streaming: che cosa cambierà.
Sono ormai due anni in cui non si fa altro che parlare delle IPTV o più comunemente riconosciute con il termine partenopeo di “Pezzotto”. Questo non è altro che un metodo illegale per usufruire di tutta l’offerta delle pay-tv ad un prezzo che definire irrisorio è poco. I trasgressori così riescono ad ottenere il massimo dell’intrattenimento risparmiando tantissimo dal punto di vista economico e spesso dimenticando che tutto ciò è illegale. Proprio la pirateria in questi anni sta recando un danno significativo a diversi settori.
Tra questi troviamo anche l’intrattenimento sportivo, cinematografico e tanto altro. Il Governo quindi sta studiando dei provvedimenti, tutto ciò anche dopo la grande pressione esercitata dalla Lega Calcio, intenta a vendere i diritti televisivi per il prossimo triennio. A lamentarsi sono specialmente le pay-tv come Sky e DAZN che si contengono proprio le partite dei prossimi tre anni di Serie A. In queste ore però sembrerebbe arrivare la stretta definitva del Governo, scopriamo che cosa succederà.
IPTV, nuova stretta al pezzotto: a breve stop a streaming e multe per i trasgressori
Si avvicina il momento decisivo per l’assegnazione dei diritti televisivi della prossima Serie A. Eppure c’è grande preoccupazione nel mondo del calcio italiano, visto che secondo l’amministratore delegato della Lega Calcio c’è un fenomeno che sta ostacolando questo processo ed ovviamente corrisponde al nome di pirateria. A breve però potrebbe partire la nuova piattaforma dell’Agcom che servirà per bloccare entro 30 minuti i siti web che trasmettono illegalmente le partite.
Questo fenomeno è riuscito a bruciare in media 1,7 miliardi di euro in guadagni per il mondo del pallone italiano. A rimetterci però sono anche i dipendenti di questo mondo, con oltre 10mila posti di lavoro che sono andati in fumo per venire incontro all’incredibile colpo basso. Le autorità quindi stanno sperimentando una stretta per proteggere il settore dell’intrattenimento sportivo, messo sempre di più in ginocchio dalla pirateria.
Secondo le prime indiscrezioni la nuova pirateria prevede anche delle multe più salate per tutti coloro che trasmettono le partite illegalmente. Per prima cosa la pena massima saranno 3 anni di carcere, mentre invece le sanzioni potrebbero ammontare fino a 5mila euro per tutti coloro che utilizzano il pezzotto. Il commissario dell’Agcom ha ammesso che la strada è ancora lunga, ma ben presto potrebbe esserci una svolta nella lotta contro il pezzotto.