Il doppiaggio ha sempre il suo incredibile fascino. Ma cosa si nasconde dietro questo mondo fatto di attori e voci.
Quante volte abbiamo visto un film – con il nostro attore preferito – e la sua voce ci ha fatto innamorare ancora prima della sua immagine, seppur molto affascinante e attraente. Si sa la voce è davvero molto importante per ciascuno di noi, un vero e proprio biglietto da visita, forse più importante dell’immagine. La sua tonalità, intensità e cadenza raccontano molto di una persona. Se poi si parla di cinema e televisione il discorso diventa molto più ampio e intrigante.
Quanti di noi vorrebbero assistere al doppiaggio di grandi attori come Robert De Niro oppure Clint Eastwood. Il mestiere del doppiatore è davvero affascinante e racchiude in se tanto lavoro e tanta dedizione. Non basta solo avere una bellissima e calda voce, ma bisogna anche coltivarla e curarla, come se fosse un fiore. C’è tutto un mondo fatto di professionisti che lavorano con dedizione all’interno di quella cabina di doppiaggio.
Lavorare con la voce
Ovviamente il doppiatore è la figura centrale di questo affascinante mondo del doppiaggio. È colui che presta la sua voce all’attore. Ma attenzione va detto che il doppiatore è prima di tutto un attore altrimenti non riuscirebbe a rendere alla perfezione quello che l’attore straniero sta dicendo in quel preciso momento. Per diventare doppiatori bisogna aver frequentato delle scuole specializzate oltre ad aver lavorato nel settore della televisione, cinema e teatro. Non basta solo una bella voce per svolgere questo mestiere così affascinante, bisogna avere anche un’altra dote: l‘interpretazione.
Sapere interpretare quello che l’attore da doppiare sta facendo in quel momento non è un compito facile. La figura dell’assistente di doppiaggio è anche molto importante, dato che deve assicurarsi la sincronizzazione perfetta tra quello che sta facendo l’attore in quella precisa scena da doppiare e il doppiatore stesso.
Si diventa assistenti sia grazie allo studio delle tecniche di doppiaggio da monitorare e controllare meticolosamente, ma anche con la gavetta fatta in studi di doppiaggio. Quando si parla di “anello” si intende la singola scena, oppure il frammento di scena da doppiare ed è un aspetto molto importante per l’assistente di controllare che il tutto avvenga con precisione e senza errori.
Cosa accade in sala di doppiaggio
Cosa accade nel momento in cui il doppiatore deve doppiare un attore? Ciascun doppiatore viene convocato nella sala di doppiaggio, dove troverà il suo copione e i suoi “anelli” – di cui abbiamo parlato prima – ossia le scene da doppiare. I doppiatori hanno delle cuffie, un microfono, un leggio e uno schermo davanti in cui le scene del film da doppiare vengono proiettate in lingua originale. Dopo che la scena da doppiare è stata ascoltata con attenzione più volte dal doppiatore, a questo punto viene impostano il tasto “muto” per fare in modo che il doppiatore vi incida sopra la sua voce.
Ovviamente le prove sono diverse prima che si passi all’incisione definitiva. A questo punto se la qualità è buona si passa all’ “anello” successivo per procedere con il doppiaggio. Dopo che le incisioni delle voci sono terminate si passa alle fasi successive ossia sincronizzazione, missaggio, controllo e infine stampa delle copie. Il ruolo del fonico è molto importante essendo colui che incide su un supporto magnetico la voce dei doppiatori.
Doppiatori, Direttori, Assistente di montaggio e Fonico sono i pilastri di una sala di doppiaggio. Sicuramente quando si esegue la traduzione di una scena dalla lingua straniera in originale a quella italiana non sempre si rispetta la natura del film, ma dobbiamo dire che i doppiatori italiani sono quelli maggiormente riconosciuti per essere i migliori in assoluto nel doppiare delle scene anche molto difficili.
Basti pensare a film di azione, oppure terrore, per non parlare anche di scene molto intime. L’Italia ha una grande tradizione e considerazione in termini di doppiaggio. Tutto il mondo lo riconosce. A Roma si doppia dal 1927, a Milano invece si è cominciato negli anni settanta e adesso si è aggiunta anche la città di Torino.