In Puglia la Regione ha stanziato circa 300 mila euro per il benessere degli studenti. Vediamo insieme di cosa si tratta e quali servizi sono offerti.
In Italia, secondo la rilevazione di Eurostat, si laureano meno ragazzi rispetto al resto d’Europa. I numeri parlano chiaro: nel 2021 i 30-34enni in possesso di un titolo di studio terziario sono il 26,8%, mentre la media dell’Unione Europea è quasi il doppio, 41,6%. I giovani hanno difficoltà a proseguire gli studi dato il costo eccessivo dei corsi e degli alloggi se si è fuorisede. Inoltre il mercato non offre garanzia di avere un posto di lavoro subito dopo aver conseguito la laurea e molti scelgono dopo il liceo di non proseguire gli studi e iniziare a guadagnare qualcosa.
A questo quadro generale si inserisce anche l’incertezza economica che porta ripercussioni sul benessere mentale degli studenti. I disturbi fra i giovani sono in crescita e sicuramente la pandemia ha contribuito in modo significativo a sviluppare ansia e depressione. Secondo uno studio pubblicato in occasione della Settimana Europea della Salute Mentale e realizzato dal Policlinico Gemelli di Roma in collaborazione con Unicef, ben il 39% dei giovani italiani soffre di ansia o depressione. In pratica un giovane su 7 tra quelli della fascia 10-19 anni ha un disturbo diagnosticato. E i numeri purtroppo sono destinati a crescere.
In Puglia la Regione finanzia dei servizi per gli studenti
Alcune Regioni stanno cercando di correre ai ripari. La Puglia per esempio ha firmato un accordo con quattro atenei pubblici del territorio finalizzato ad aiutare proprio i giovani. Per i prossimi tre anni (2023-2025) ci saranno circa 300 mila euro a disposizione delle università con servizi creati ad hoc per i propri studenti. Ma in cosa consistono?
La Regione ha voluto proteggere i più fragili, rafforzando così il servizio di counseling psicologico all’interno delle Università. Chiunque si trovasse bloccato o non riuscisse a superare un esame, avesse un disagio o un disturbo, può quindi ricorrere gratuitamente a questo servizio. L’iniziativa è stata portata avanti per fronteggiare le continue richiese di aiuto giunte dopo la pandemia.
Tra i servizi offerti ci sono: il potenziamento del counseling psicologico destinato anche a particolari categorie fragili, agli studenti stranieri e a quelli Lgbtqia+ e l’incremento dell’accessibilità dei servizi psicologici alla fascia di popolazione socio-economicamente svantaggiata. L’obiettivo è anche quello di ridurre il tasso di abbandono dei corsi. Saranno quindi assunti nuovi psicologi e psicoterapeuti a servizio degli studenti. Ma non solo, questa iniziativa sarà aperta anche ai ricercatori, dottorandi e al personale delle università.