Scoperta in Puglia un’opera di Leonardo, il proprietario è sicuro: “Ecco le prove tecniche”

A Foggia esiste un’opera di Leonardo da Vinci. Almeno questo è quello che sembrerebbe dalle parole del collezionista d’arte Lello Santoro.

Quanto ne sai di Leonardo da Vinci? Il genio del Rinascimento nacque il 15 Aprile 1452 in un piccolo borgo della Toscana. Fu presto apprendista del maestro Andrea del Verrocchio a Firenze e subito il suo talento si fece evidente.

Leonardo da Vinci
C’è un Leonardo da Vinci in Puglia? (turiweb.it)

Tra le sue tecniche più famose c’è quella dello sfumato. Infatti, nelle sue opere si vede come i contorni delle figure siano leggermente sfumati con delle sottili gradazioni tra luce e colore. In questo modo si ottiene un passaggio molto delicato dall’ombra alla luce e le figure risultano così più morbide e più naturali, immerse nell’atmosfera paesaggistica che le circonda. Proprio questa tecnica sembra essere il motivo per cui una Tavola Lucana sembrerebbe attribuita a Leonardo.

Leonardo da Vinci in Puglia: il ritratto misterioso

Parliamo di una tavola di piccole dimensioni, alta solo 20 cm. Venne ereditata nel 1984 e lo storico dell’arte Lello Santoro è certissimo che si tratti di un’opera di mano di Leonardo da Vinci. Secondo lui, le tecniche di chiaroscuro e di sfumato che erano tipiche del maestro, sono un anello certo che le collega alla sua produzione. Anche la cornice ovale dorata che ha uno stile rinascimentale può far pensare che sia un’opera di Leonardo.

Il direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Foggia, Massimiliano Arena ha affermato che se quest’opera fosse realmente autentica, cambierebbe il corso della storia del territorio foggiano, ma anche della storia dell’arte.

Ritratto Leonardo da Vinci
Se davvero questo quadro è di Leonardo cambia il corso della storia (turiweb.it)

I dibattiti in merito a questo cosiddetto ritratto Lucano sono molti e sono ancora in corso. Sono state fatte anche delle radiografie per stabilire l’autenticità dell’opera che hanno dimostrato che non esiste, sotto lo strato di tempera, un disegno preparatorio. Questo particolare fa pensare che il quadro non sia il rifacimento di un altro disegno ma che possa essere realmente un autentico leonardesco.

Ci vorrà ancora tempo per stabilire l’eventuale autenticità di quest’opera e si dovrà ricorrere ad esami scientifici costosi. Lo storico Santoro non può affrontare da solo queste spese ed, infatti, più volte si è rivolto alla Soprintendenza per i beni culturali per portare avanti l’indagine. Non ci resta che aspettare per vedere se ci saranno dei risvolti nella vicenda. Avremo davvero un Leonardo da Vinci pugliese? E come ci è finito lì il ritratto? Aspettiamo di avere risposte.

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