Badanti e colf: quale contratto bisogna fare e come regolarsi

Quando si assume una badante o una colf bisogna sapere che tipo di contratto fare e cosa fare per essere in regola per lo Stato. 

Chi decide assumere una badante o una colf deve fare molta attenzione a cosa dice la legge per assumere la persona in piena regola. A differenza del lavoro a tempo pieno, il lavoro part time ha una riduzione dell’orario di lavoro. Il lavoro part time inoltre può essere verticale o orizzontale. Il part time verticale prevede che il lavoratore svolga attività lavorativa per l’intera giornata, ma solo alcuni giorni della settimana. Quello orizzontale prevede che il lavoro si svolga in orario ridotto, ma tutti i giorni della settimana.

per assumere colf o badanti bisogna seguire ciò che dice la legge
Colf e badanti sono tutelate dal CCNL per l’inquadramento (turiweb.it)

Nel lavoro domestico il datore può assumere una colf o una badante part time inquadrandola in uno dei tre livelli (B-BS o C) indicati dal Contratto Collettivo Nazionale Lavoro (CCNL). Per indicare il tipo di inquadramento quindi il datore di lavoro deve avere chiare: le mansioni da far svolgere al proprio lavoratore, la collocazione temporale da applicare e la retribuzione.

Assumere una colf o badante: quali sono le regole

Secondo il CCNL il datore deve inserire la colf o badante in un determinato livello (ne esistono ben 8) a seconda della mansione svolta e di eventuali titoli conseguiti. Se abbiamo necessità di un collaboratore familiare (gestione della casa, preparazione dei pasti, pulizie domestiche) bisogna inquadrarlo nei livelli A-B-C-D-. Se invece assumeremo una badante (assistenza, cura della persona, gestione della casa) essa va inquadrata nei livelli AS-BS-CS-DS.

il contratto di lavoro deve contenere orario di lavoro, retribuzione e livello di inquadramento
I contratti devono rispettare i parametri del CCNL (turiweb.it)

Per l’assistente familiare convivente il datore deve indicare se il lavoro è a tempo pieno o part time. Per le colf e badanti part time conviventi abbiamo i livelli B-C e BS. Il livello B è per le colf competenti che svolgono mansioni esecutive. Quello C è il livello delle colf dotate di competenze teoriche e tecniche, che svolgono le mansioni in piena autonomia. Infine il BS è il livello per le badanti che assistono una persona autosufficiente. Se decidiamo di assumere una colf o badante non conviventi la possiamo inquadrare nei livelli C, B e B super.

L’orario di lavoro di una colf o badante part time non può superare le 30 ore settimanali. Esso può essere dalle 6.00 alle 14.00 quando il lavoro si svolge solo la mattina. Se il lavoro è pomeridiano l’orario va dalle 14.00 alle 22.00. Se invece esso è di 10 ore al giorno, la badante lavorerà per un massimo di 3 giorni la settimana. Nel caso in cui la collaboratrice debba lavorare oltre l’orario stipulato, questo tempo viene retribuito sulla base della retribuzione oraria, maggiorata in quanto lavoro straordinario.

I collaboratori domestici conviventi possono lavorare fino a 54 ore settimanali, con massimo 10 ore giornaliere, non consecutive. Per quelli non conviventi le ore sono 40 settimanali, con massimo 8 ore giornaliere non consecutive, distribuite su 5 oppure 6 giorni.

Bisogna rispettare anche il diritto di riposo della colf o della badante. La domenica (o il giorno scelto dal lavoratore) è un giorno di riposo irrinunciabile. Se il datore di lavoro domestico chiede al lavoratore lo straordinario di domenica, la paga viene maggiorata del 60% e viene concesso un giorno per il riposo.

Il datore di lavoro e il collaboratore devono redigere il contratto di assunzione in forma scritta, specificando l’orario ridotto concordato ed indicando i giorni di lavoro durante la settimana. Devono essere inseriti i dati anagrafici del datore di lavoro e del lavoratore, data di inizio rapporto di lavoro, durata periodo di prova, il livello, la retribuzione pattuita, ed il luogo di effettuazione dell’attività lavorativa .

I contributi previdenziali che il datore di lavoro domestico deve versare all’INPS ogni trimestre sono più alti, in caso di contratto a tempo parziale con meno di 24 ore settimanali. Inoltre, in caso di richiesta di disoccupazione oppure di maternità da parte dell’assistente familiare, l’Inps calcola la settimana sempre sulla base delle 24 ore. Lo stesso dicasi per il calcolo della pensione della colf. Per questi motivi al datore di lavoro domestico viene consigliato di stipulare contratti di lavoro domestico superiore alle 25 ore settimanali.

Qual è la retribuzione delle colf e delle badanti inquadrate nei livelli B, BS e C, conviventi, con orario ridotto? Secondo la Tabella B allegata al CCNL la retribuzione è: per il  livello B di Euro 586,83;  per le collaboratrici di livello BS la retribuzione minima è di euro 616,18; infine per il livello C  è di euro 680,71.

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