Una donna con questo cartello ha voluto fare una denuncia sociale non indifferente, schierandosi a favore della tradizione leccese
In un mondo che progredisce sempre più in fretta, si sta riscontrando sempre meno spazio per le tradizioni. Queste ultime vengono spesso riposte in secondo piano, dimenticate e nella peggiore delle ipotesi addirittura abbandonate.
Così, tramite un post pubblicato su Instagram che ha fatto rapidamente il giro del web, questa donna si è voluta schierare a favore della salvaguardia della tradizione leccese. Cercando così di mantenere le sue origini intatte e prive di contaminazioni estere. L’avvento delle altre lingue sui dialetti nostrani è una piaga diffusa.
Piaga alla quale si è dovuto trovare per forza di cose un rimedio efficace. In questo caso come si potrà vedere a breve non è di contaminazioni che si parla, ma di pura e semplice logica dei turisti. I quali, non conoscendo le tradizioni di un luogo ben preciso, tendono spesso e volentieri a fare confusione. Non c’è ovviamente da fare loro una colpa, ma è evidente che ciò vada ad intaccare anche gli abitanti del luogo.
Con ovvie conseguenze che la tradizione, che già si regge in piedi a fatica, non può fare altro che patire in maniera sofferta. Il senso del post che si potrà vedere a breve recita proprio questo: non omologarsi alla banalizzazione delle tradizioni.
La tradizione leccese difesa sui social da una donna
Qualsiasi tradizione va rispettata e conservata. In primo luogo perché è parte della storia di una regione o di una città ben precisa, e in secondo luogo perché soprattutto grazie ai metodi di comunicazione moderni possono acquisire ancora più valore.
Questo è ciò che è accaduto grazie al prezioso contributo di un’utente su Instagram, con un cartello che recita come segue: “Stop calling it caffè leccese“. Frase dal significato non casuale, come avremo modo di vedere a breve.
Nel territorio leccese, in un determinato periodo dell’anno che va dalla primavera alla fine dell’estate, gli abitanti del luogo sono soliti chiedere un caffè di ghiaccio con latte di mandorla. Ebbene, la lamentela deriva dal fatto che alcuni personaggi famosi (Biagio Antonacci, ndr) e altri turisti provenienti dal Nord abbiano chiesto “un caffè leccese”. Di fatto però non c’è alcun bisogno di specificare che sia appartenente alla città di Lecce.
L’invito finale è stato quello di consigliare ai cittadini di non omologarsi a queste usanze puramente turistiche.