Stanno arrivando delle comunicazioni dal parte dell’Inps a numerose famiglie, non si tratta di buone notizie
L’attività dell’Inps è orientata anche verso un intenso impegno informativo e comunicativo per i cittadini interessati alle sue prestazioni. Non ultimo l’avvio dei servizi proattivi che consentono di conoscere in anticipo le misure che l‘Istituto di previdenza sociale eroga a favore di famiglie e utenti. Lo sforzo è rendere più trasparenti i contatti con il pubblico e procedere con maggior rapidità nei servizi.
Le informazioni non sono ricercate esclusivamente dai cittadini, ma fornite direttamente dall’Inps attraverso sms, mail e posta certificata. In questo senso i messaggi che pervengo dall’Istituto hanno anche valore di notifica e pertanto non devono essere sottovalutati in relazione all’erogazione di prestazioni di carattere economico. Quindi è necessario prestare molta attenzione ai messaggi che giungono, anche semplicemente via sms.
Inps attenzione al messaggio in arrivo
Come noto, l’inizio del mese di settembre ha segnato una scadenza importante per migliaia di famiglie in tutta la penisola. Una delle prestazioni più discusse dall’opinione pubblica e al centro del dibattitto politico fin dall’inizio dell’ultima campagna elettorale, il Reddito di Cittadinanza, si è conclusa per decine di migliaia di nuclei familiari percettori.
Si tratta dei cosiddetti occupabili dai 18 ai 59 anni, non facenti parte di famiglie con soggetti fragili (anziani oltre i 60 anni, disabili e minori), per i quali la misura è cessata con il raggiungimento della settima erogazione nel corso dell’anno. Per gli occupabili dunque il Reddito di Cittadinanza (RdC) si sospende dopo la settima ricarica mensile ricevuta durante il 2023.
Ora la comunicazione di sospensione del sussidio, a partire dal mese di ottobre, sta arrivando a circa 17mila nuclei familiari occupabili, secondo i dati forniti dall’Inps, proprio per il raggiungimento della settima mensilità. Nel messaggio in arrivo via mail, è indicata la possibilità, qualora sussistano i requisiti, di accedere alla nuova prestazione destinata alla professionalizzazione e all’avvio lavorativo. Si tratta del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL).
La misura, della durata di 12 mesi non rinnovabili, è un’indennità personale di partecipazione a percorsi di formazione e orientamento al lavoro con un importo pari a 350 euro al mese per tutta la durata dei progetti formativi stessi. Quindi solo nel caso di partecipazione a politiche attive al lavoro sarà possibile percepire l’indennità.
I messaggi in arrivo in questi giorni fanno seguito a quelli arrivati alla fine di luglio (circa 159mila le famiglie destinatarie, di cui 47mila prese in carico dai servizi sociali) e a quelli di agosto (33mila nuclei, dei quali 12 presi in carico dai servizi sociali). Nei restanti mesi dell’anno saranno circa 23mila i messaggi inviati alle restanti famiglie sospese dal RdC.