Sai chi era la S’accabadora? Direttamente dalla Sardegna una storia leggendaria che ti lascerà senza parole

S’accabadora, una figura leggendaria dell’isola di Sardegna: ma sai di cosa si tratta e qual è il suo significato? Tra leggenda e realtà

Il nostro paese è una continua meravigliosa risorsa di informazioni, aneddoti, luoghi ed emozioni infinite. La storia del nostro paese mischia culture di altri popoli, che l’hanno attraversata e hanno lasciato un profondo segno regione per regione. Oltre al meraviglioso patrimonio artistico culturale, visitato ed invidiato da tutta la popolazione mondiale, anche l’aspetto enogastronomico italiano, è il caso di dirlo, fa gola davvero a tutti.

Sardegna: chi era S'Accabadora
Sardegna: chi era S’Accabadora? – turiweb.it

Ma oltre questi aspetti, che sono sotto gli occhi di tutti, ogni regione, ogni meandro del paese, ha in sé segreti e usi e costumi di una cultura ormai passata, ma che è permeata in maniera pesante nelle popolazioni di ogni regione. Come il caso di S’accabadora. Una figura leggendaria della Sardegna, che ancora oggi risuona tra i meandri dell’isola. Sai di cosa si tratta e qual era il suo significato? Ecco quello che devi sapere.

S’accabadora: una figura leggendaria della Sardegna

Paese che vai, usi e costumi che trovi. Ogni regione, in particolare quelle centro meridionali, sono piene di figure mitologiche che, ancora oggi, si diffondono tra la popolazione e hanno un ruolo estremamente importante tra la cultura della gente che vi risiede. Ogni regione ha avuto dominazioni di diversi popoli conquistatori, che una volta presenti sul territorio, hanno contaminato (anche in maniera positiva) gli usi e costumi che si sono poi tramandati nei tempi.

S'Accabadora figura sarda leggendaria
S’Accabadora_ tra mito e realtà – turiweb.it

Ruoli importanti, in tante regioni italiane, sono costituiti da maschere della commedia dell’arte, ma non solo, maschere di forme e persone strane e sinistre, che hanno un significato ben preciso. La Sardegna, in particolare, ne ha davvero tante. Aspetti strani, ed anche spaventosi, accompagnano queste maschere ormai mitologiche dell’isola sarda. Tra queste, per citarne alcune, figurano I Mamuthones e gli Issohadores di Mamoiada, Sos Thurpos di Orotelli, Sa Filonzana, Su Componidori della Sartiglia di Oristano e S’accabadora. Quest’ultima è di certo una delle più famose.

S’accabadora: tra mito e realtà

In tutte le leggende tramandate, come è ben noto, c’è sempre un fondo di verità. Una figura, quella di S’Accabadora, che si aggirava in particolare nelle zone amene dell’isola, in particolare in Gallura, in Planargia e Marghine. Ma cosa faceva? Una dama dalla dolce morte, per dirlo in italiano. Altrimenti, per cercare una traduzione ancora più letterale di S’accabaroda, sarebbe “colei che mette fine”, “colei che finisce”. Una figura che nel passato secolo ha avuto una posizione importante nella popolazione sarda.

Era una donna che, in piena simbiosi con la società, metteva fine alle sofferenze dei malati terminali. Una solta di precorritrice dell’attuale eutanasia, ovviamente con metodi diversi. Tanto riconosciuta che anche le autorità ecclesiastiche la avallavano. Il suo rituale era quello di far uscire chiunque fosse in casa, per poi procedere con l’atto finale per far morire la persona sofferenza. Un vero e proprio gesto di pietà, per chi aveva sofferto in vita. Con il suo mitologico “mazzolu”, il bastone con il quale, presumibilmente, colpiva i malati.

Una figura che è stata tramandata nel tempo, che è stata oggetto di numerosi testi letterari e romanzi, come quello della compianta Michela Murgia, “Accabadora”. Testo, del 2009, portato anche in numerosi teatri italiani. Un continuo parlare, circa la vera esistenza di tale figura, tra mito e realtà, ma ancora oggi molto presente nella cultura popolare sarda.

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