Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale la vita degli esseri umani è profondamente cambiata, e prossimamente potrebbe prolungarsi
Nel corso dell’attualità recente, chiunque tra una notizia e l’altra avrà sentito parlare in maniera più o meno approfondita di Intelligenza Artificiale. Si tratta sostanzialmente di una tecnologia che realizza sistemi informatici autonomi e intelligenti. Non a caso la loro formula di “apprendimento” si basa sul machine learning, disciplina di per sé molto complessa. Ma che all’atto pratico è l’unica base da cui partire per determinate azioni.
Questo argomento è divenuto sempre più protagonista nella quotidianità altrui, arrivando di fatto a toccare tematiche addirittura legate a medicina e salute. Tra i metodi per allungare la propria vita, per esempio, se ne sono visti tanti. Dalla creazione di un “clone” artificiale passando per l’iniezione di sangue più giovane. Tutti metodi allo stato attuale non testati e mai confermati, ma che potrebbero trovare un sostituto a breve.
Vivere per sempre potrebbe così includere proprio le IA, capaci a tutti gli effetti di riprodurre caratteristiche che per antonomasia e trascorsi sono sempre appartenute agli esseri umani. L’azienda statunitense Somnium Space ha rivelato di voler condurre studi più approfonditi circa il tema dell’immortalità, ad oggi visto come un tabù. Sono discorsi che di fatto risultano molto complicati, per i quali servono determinate competenze. A questo proposito si è anche parlato di metaverso, ovvero una realtà virtuale parallela al mondo di tutti i giorni.
Potrebbe essere proprio questa la chiave della vita eterna, ovvero trasferire la propria “identità” in un universo virtuale. Dove ogni contesto virtuale viene sostituito, per l’appunto, dalla tecnologia. Mantenendo di fatto le stesse funzioni e interazioni. Fare vivere per sempre l’essere umano è oramai una tematica diffusa, alla quale però non si è mai giunti ad una reale ed effettiva conclusione. Non prima di questo intervento.
Immortalità e IA: due tematiche correlate?
Potrebbe esserci correlazione tra immortalità e IA? A quanto pare sì. Il CEO dell’azienda menzionata in precedenza, operativa da anni in questo settore, ha affermato che se un giorno dovesse abbandonare questo piano dimensionale avrebbe il piacere di avere una figura artificiale a sua immagine e somiglianza. Questo, in modo tale che nessuno si accorga del “rimpiazzo”.
A livello etico questo argomento ha diverse interpretazioni, per quanto le principali perplessità siano tali soprattutto per la sua effettiva realizzazione. Ad ogni modo, la scienza prima di evolversi in tal senso dovrà compiere ancora tanta strada. Ma la sensazione è che non manchi molto.