Molti vacanzieri di settembre hanno deciso di fuggire dai lidi per i numerosi avvistamenti di meduse, le quali stanno invadendo i mari.
Una delle creature più paurose e temibili dei mari è certamente la medusa, poiché possiede dei tentacoli che emettono una sostanza urticante per la pelle umana. Ma qual è l’origine di questa creatura invertebrata? Recentemente, il Royal Ontario Museum ha affermato di aver individuato la medusa più antica della Terra attraverso un reperto fossile.
Per la precisione, questa grande scoperta dimostra che le meduse giganti, cioè quelle con la tipica forma a disco o a campana, erano già presenti 500 milioni di anni fa. Inoltre, essere riusciti a trovare un fossile ben conservato dopo centinaia di milioni di anni è un miracolo, poiché le meduse sono costituite dal 95% di acqua.
Tantissimi bagnanti hanno dichiarato di aver avvistato molte meduse nel mari pugliesi, in particolar modo a Polignano e nel Salento. Chiaramente, ciò che favorisce la prolificazione di questi animali marini è l’alta temperatura e il mare calmo. In questo momento migliaia di persone continuano ad affollare le spiagge meridionali, grazie al grande caldo presente in molte regioni del Sud Italia. Per la precisione, nel mare che bagna il Comune di Polignano sono state avvistate numerose meduse Cassiopea, cioè una specie di medusa tipica del mediterraneo considerata innocua, poiché non possiede i temibili tentacoli che iniettano la sostanza urticante.
Nel golfo di Taranto, in modo particolare a Castellaneta Marina e a Ginosa di Puglia, è stata individuata la specie pelagia nocticula: si tratta di una particolare medusa luminosa, la quale sfrutta la bioluminescenza per accendersi soprattutto nelle ore notturne. Purtroppo, risulta una specie piuttosto urticante, quindi è una medusa appariscente e scenografica per le sue luci naturali ma, al contempo, può provocare dei problemi alla pelle umana. Nella zona del Gargano, invece, vivono due specie di meduse chiamate comunemente “medusa blu” e “bottone del mare”. Queste ultime sono state avvistate a Rodi Garganico.
Ma cosa possono provocare queste meduse? In realtà, non è necessario farsi toccare o sfiorare da una medusa per assorbire la sostanza urticante, poiché è sufficiente toccare il liquido rilasciato nell’acqua dai suoi filamenti. In tal caso, si avrebbe una reazione quasi allergica: irritazioni molto dolorose della pelle, gonfiore e arrossamento. Inoltre, subito dopo la reazione è consigliabile applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio, il quale riesce a bloccare la circolazione delle tossine. Qualora non ci fosse questo gel, si potrebbe spalmare una crema al cortisone.
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