La tachipirina è uno dei farmaci più utilizzati, presente praticamente in tutte le case, ma molti finiscono per fare un errore di cui non sono a conoscenza. Ecco qual è.
Essere troppo apprensivi all’idea di ammalarsi è certamente sbagliato, ma non lo è tenere nella propria abitazione alcuni farmaci che possono rivelarsi utili all’occorrenza, specialmente se possono essere acquistati senza prescrizione da parte del medico. Tra questi possiamo indicare la Tachipirina, che ha come principio attivo il paracetamolo e può servire per una duplice funzione: abbassare la febbre (antipiretico) e alleviare i dolori (analgesico).
In merito alla quantità da assumere è sempre bene seguire le indicazioni del medico o quanto indicato nel foglietto illustrativo. In genere i fattori discriminanti sono l’età e il peso del paziente, può essere comunque assunta anche dai bambini facendo riferimento al loro peso, anche se al di sotto dei 7,2 chili è bene utilizzare la formulazione in gocce.
Molto spesso si tende a prendere i medicinali più noti senza pensarci troppo, al punto tale da andare sul sicuro ed essere incuranti delle possibili conseguenze. In realtà, questo è un comportamento sbagliato, anche in caso di antinfiammatori e antidolorifici in genere può emergere il rischio di allergia, quindi è sempre bene essere cauti.
Un atteggiamento simile dovrebbe valere sempre, anche nei confronti della Tachipirina, medicinale che spesso tendiamo a dare anche ai più piccoli quando hanno febbre alta e non sembra abbassarsi nemmeno dopo qualche ora. Il paracetamolo, la sostanza in essa contenuta, infatti, deve essere assunta nella giusta quantità, senza eccedere mai. Se questa dovesse essere superata, infatti, si può andare incontro addirittura al rischio di avvelenamento, proprio per questo diventa indispensabile leggere prima con attenzione il “bugiardino”, ovvero il foglietto illustrativo.
I pericoli maggiori possono esserci soprattutto nei bambini, visto che quando li vediamo sofferenti si può tendere a dargli nell’arco di poche ore diversi prodotti, senza ricordare come in tutti sia presente il paracetamolo. Nel caso degli adulti, invece, le conseguenze peggiori possono esserci se si decide di prendere decine di compresse in una volta sola, possibilità che evidentemente può accadere solo raramente in via accidentale.
Si può andare incontro a tossicità anche nel caso in cui si arrivino ad assumere molte piccole dosi per periodi prolungati, cosa che può provocare danni al fegato, fino a sconfinare nell’insufficienza epatica.
Pur essendo utile anche per alleviare i dolori, si tende spesso a ritenere la Tachipirina come la soluzione migliore in caso di febbre prolungata. Non a caso, spesso si preferiscono utilizzare altri farmaci quando non si ha la temperatura troppo alta. Ma è davvero un ragionamento corretto?
In realtà, sono diversi i casi in cui si possono ottenere dei miglioramenti attraverso l’assunzione di questo farmaco. Ne sanno qualcosa le persone che soffrono di reflusso gastrico e ulcera peptica, chi ha ipersensibilità ad altri farmaci antidolorifici contenenti principi attivi con natura diversa o in caso di disturbi nella coagulazione del sangue.
Anzi, si tratta di una soluzione consentita anche alle donne in gravidanza e in allattamento, a meno che non siano state date controindicazioni da parte del ginecologo di fiducia. Ovviamente è sempre bene prestare attenzione alle dosi e non usarla per un periodo di tempo prolungato.
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