Non si trattava di un “falso allarme”, anzi. Ecco quali sono i sintomi della mononucleosi. Non sottovalutarli, potrebbe essere pericoloso.
A chi non è mai capitato di ricevere un rimprovero o semplicemente una raccomandazione dai propri genitori o da un parente riguardo alla pericolosità di non bere da altri bicchieri?
Ma non solo: anche condividere lo stesso cibo, le stesse cannucce o un lucidalabbra è sempre stato molto sconsigliato. Molte volte si trattava di un monito dovuto alla paura di una patologia spesso sottovalutata, ma per nulla leggera. Stiamo parlando della mononucleosi. In questo articolo vogliamo parlarti di quelli che sono i sintomi principali di questa malattia.
La mononucleosi è una malattia che viene provocata da un microrganismo che appartiene alla famiglia degli herpesvirus, il virus Epstein Barr. I bambini possono incubare questo virus anche per un mese, senza che alcun segno si manifesti, mentre negli adulti dura addirittura di più. Nella maggior parte dei casi, i sintomi della mononucleosi sono febbre, anche abbastanza alta fino a 40°C, che potrebbe durare anche due settimane. Ma il sintomo più comune e caratterizzante di questa malattia è la spossatezza.
Ma non solo, i bambini affetti dalla mononucleosi possono avere anche degli edemi palpebrali ed episodi di gastroenterite, mentre nella fase acuta si può manifestare mal di gola con placche sulle tonsille che spesso richiedono l’utilizzo degli antibiotici. Altri sintomi molto comuni di questa malattia sono l’ingrossamento dei linfonodi del collo, ma anche quelli della milza e del fegato. Potrebbe inoltre comparire un esantema e alcune lesioni che spesso fanno pensare ad un attacco di morbillo. Tuttavia, questi sintomi nella maggior parte dei casi possono sparire nel giro di 4 o 5 giorni.
La mononucleosi può essere trasmessa per via diretta tramite la saliva – ragion per cui viene anche chiamata “malattia del bacio” – ma anche per via indiretta. Appunto. questa patologia potrebbe essere trasmessa bevendo dal bicchiere di un’altra persona infetta. Come abbiamo detto, la mononucleosi potrebbe durare nella sua fase acuta anche 15 giorni e la sua terapia specifica si basa principalmente su un’alimentazione equilibrata, sul riposo e su una corretta idratazione. Tra le complicanze più pericolose della mononucleosi vi è la rottura della milza per via del suo ingrossamento. Si tratta di un’evenienza piuttosto rara ma è sempre bene informare il proprio medico non appena si nota un rigonfiamento o i dolori iniziano a farsi piuttosto ricorsivi.
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