A Turi ci sono maioliche del ‘700 in una grotta: arte all’ennesima potenza

L’Italia è un paese ricco di bellezze archeologiche e tesori nascosti. A Turi ci sono Maioliche del ‘700 in una grotta.

Turi è un comune italiano che si trova nella città metropolitana di Bari, in Puglia. Questa terra conosciuta per le sue incredibili bellezze paesaggistiche, artistiche e storiche continua a stupire con delle ricchezze archeologiche poco conosciute. Ora è il momento di scoprire le bellezze di Turi.

Maioliche del '700 a Turi
Maioliche del ‘700 a Turi – Turiweb.it

Nella grotta di Turi sono state ritrovate delle Maioliche del ‘700, in ottime condizioni. Si tratta di un tesoro archeologico situato sotto la chiesa dedicata a Sant’Oronzo. La loro scoperta testimonia l’arte ceramica italiana del 1700. Ma cosa ha di così speciale questo pavimento in maiolica?

A Turi Ci sono Maioliche del ‘700: l’Italia non smette mai di stupire

Quello che stupisce delle Maioliche ritrovate nel sotterraneo della chiesa dedicata a Sant’Oronzo a Turi è il loro ottimo stato di conservazione. Il pavimento è a forma quadrangolare ed è caratterizzato da ben 238 mattonelle in Maiolica che sono state decorate con un motivo ricorrente. Agli angoli delle mattonelle ci sono petali che formano dei quarti di rosette.

turi maiolica del 700
L’arte delle maioliche, in Italia – Turiweb.it

Ad ogni modo, i temi ricorrenti sono ritratti di volti maschili e femminili, ma anche paesaggi marine alberi fiori e animali.

Con il termine Maiolica si fa riferimento ad una produzione in ceramica di vasellame che è caratterizzato da un corpo poroso rivestito da uno smalto. Il nome di queste produzioni artigianali deriva dall’isola di Maiorca dove, nel Medioevo, c’erano i centri più attivi dello smercio di maiolica.

L’arte delle maioliche, in Italia, è piuttosto antica. Le prime testimonianze risalgono al XIII secolo e probabilmente questa tradizione sarebbe giunta in Occidente, da Alessandria d’Egitto. All’epoca il vasellame era ricoperto da una vernice bianca e opaca sul quale venivano tracciati dei disegni con i pochi colori disponibili ovvero il verde, il bruno e il giallo.

Con il passare dei secoli la tecnica si è affidata e si è contaminata con la produzione ispano-moresca. La maiolica in Europa è ritornata in auge del diciassettesimo secolo quando fu utilizzata per rivestimenti di pavimenti che ornavano ambienti come le cucine e i bagni.

Per questo motivo ritrovare un’intera pavimentazione perfettamente conservata, come quella che si trova a Turi, è stata una scoperta che gli archeologi hanno particolarmente apprezzato. Grazie ad essa, infatti, è stato possibile ottenere preziose informazioni sulla tradizione delle maioliche in Italia. Tutt’oggi ci sono persone che per arredare la propria dimora scelgono le maioliche. Si tratta di una scelta che finisce per influenzare inevitabilmente lo stile dell’abitazione.

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