Costanti e furiose liti con i vicini? Può scattare una denuncia, ma per cosa si può denunciare il vicino di casa? Ecco le varie risposte.
Quante volte capita di litigare con i vicini perché urlano, fanno rumore, suonano strumenti musicali in orari improbabili, hanno un cane che abbaia continuamente e molte altre problematiche? A quanto pare, troppo spesso, poiché le liti tra vicini hanno provocato varie sentenze e cause, sia civili che penali.
Il vicino perfetto non esiste, questo si sa, ognuno ha i propri difetti, tuttavia, queste imperfezioni possono essere portate all’estremo e diventano insopportabili. In questi casi, si può denunciare il proprio vicino di casa, specialmente quando le mancanze di rispetto e delle norme lo prevedono. Oggi, infatti, ci chiediamo: per cosa si può denunciare il vicino e ottenere la ragione al cento per cento?
Quando i vicini di casa esagerano nei loro atteggiamenti scorretti, sia che siano in un’altra casa, sia in un condominio, possono essere sentenziati, finendo anche nel penale. Nonostante alcuni pensano di farsi giustizia da soli, o lo fanno, in realtà esistono diversi reati per cui i vicini di casa possono essere denunciati.
Partendo dal reato che siamo soliti chiamare disturbo della quiete pubblica, che in questo caso è denominato disturbo delle occupazioni e del riposo. In questo caso, per denunciare, il rumore che persiste e che infastidisce, deve essere lamentato da più persone, altrimenti non viene considerato reato, perciò il disturbo deve recare a tutti gli inquilini del palazzo o le case circostanti.
Tra i vari atteggiamenti che rientrano in questa categoria, c’è il cane che abbaia, poiché è stato lasciato solo durante l’orario lavorativo del padrone, vostro vicino. Anche se gli altri condomini hanno gli stessi orari lavorativi, perciò non sono presenti nel momento in cui il cane abbaia, può essere comunque considerato reato. In questo caso, la denuncia vale, poiché anche se gli altri condomini non sono direttamente disturbati, il comportamento attuato dal vicino è tale per disturbare gli altri.
Il vicino, dunque, è denunciabile in caso di rumori incessanti e ad un volume molto alto, specialmente nelle ore notturne, ma non obbligatoriamente. Oltre al cane che abbaia, tra questi atteggiamenti rientrano anche gli strumenti musicali, insomma, tutti i comportamenti che potrebbero disturbare le persone e minare sulle loro attività quotidiane. Per esempio, se un soggetto lavora in smart working e l’inquilino al piano di sopra suona incessantemente e molto forte la batteria, può infastidire il lavoratore. Tuttavia, solitamente nei condomini ci sono degli orari da rispettare, in cui una persona può permettersi di far rumore, mentre in altri orari no. Se il chiasso viene provocato in un orario non stabilito, si può fare la denuncia, avendo la ragione al cento per cento. Questi casi sono punibili con l’ammenda da 103 a 516 euro, mentre nelle altre situazioni c’è l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 309 euro.
Il caso più grave in cui si può sporgere denuncia è la violazione di domicilio. Il reato si verifica quando il vicino si intrufola nella casa dell’altro vicino, pur sapendo di non avere nessun permesso. Tuttavia, scatta anche quando l’inquilino si trattiene nelle abitazioni altrui, contro la volontà del proprietario. Per esempio, si può aver chiamato il vicino per misurare il muro di confine, tuttavia, non ha nessuna autorizzazione per rimanere più tempo del previsto, specialmente se viene sollecitato ad andarsene. Il reato non prevede solo l’abitazione, ma anche il giardino, la terrazza, il balcone e l’androne. Questo atteggiamento può essere punito con la reclusione da uno a quattro anni, ma può aumentare a due e sei anni se si è verificata una violenza sugli oggetti, per esempio, se ha rotto un vaso o se ha scassinato la serratura per entrare.
Il vicino può essere denunciato anche quando registra dei video, riprendendo il soggetto, in questo caso vittima. Per essere considerato reato, il video o la foto, devono contenere atteggiamenti di vita privata e in intimità, non disponibili all’osservazione altrui. Il reato si attiva se il vicino ha spostato le tende, quando elude il divieto o l’impedimento. È punibile con la detenzione da sei mesi a quattro anni.
Quando esiste astio tra i due vicini, uno di essi può attuare atteggiamenti inopportuni nei momenti in cui si incontrano. Se il vicino inizia ad inveire contro l’altro, gridare parole, fare dispetti e così via, ci possono essere gli estremi di molestie o disturbo. Il reato sussiste quando si verificano molestie o disturbi per motivi biasimevoli, ovvero, per arroganza, se le ingiurie sono indirizzate ad una determinata persona, se il fatto avviene in un luogo pubblico, se l’atteggiamento si ripresenta costantemente. È punibile dalla legge con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a 516 euro.
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