Nessuna buona notizia sul fronte scolastico, in Puglia. La regione non è pronta per il grande inizio: c’è preoccupazione e urgenza.
Agosto è ormai un lontano ricordo, le ferie sono finite praticamente per tutti ed è quindi giunto il momento di ritornare a scuola e al lavoro. Gli inizi sono sempre difficili, soprattutto dopo un bel periodo di vacanza, ma se presi con il piede giusto consentono di ritrovare le proprie energie di sempre e di sentirsi di nuovo produttivi e attivi. In Puglia, però, c’è un problema e riguarda proprio la scuola.
Oggi come oggi, quando si pensa al sistema d’istruzione, non si deve pensare solo alle scuole elementari, medie e superiori. Anche gli asili svolgono infatti un ruolo centrale, soprattutto per le famiglie dove entrambi i genitori lavorano a tempo pieno: sia i nidi che le scuole materne permettono ai bambini di socializzare, di entrare in contatto con persone diverse da quelle alle quali sono abituati e di crescere sotto ogni punto di vista. In Puglia, però, c’è un problema.
La situazione pugliese per quanto riguarda la presenza di asili nido è allarmante: le autorità locali segnalano infatti la carenza di queste strutture, così importanti per l’educazione e la crescita dei bambini da 0 a 3 anni. A parlarne è in particolar modo Fabio Romito, consigliere regionale della Lega. Secondo alcuni recenti ricerche, i bambini in attesa che si liberi un posto in una delle 10 strutture presenti sul territorio di Bari sono ben 670: “Non si può far finta di niente, anche così si incentiva la lotta alla denatalità” ha spiegato il consigliere.
Di fatto, è innegabile che sul territorio pugliese certe strutture siano presenti, ma si tratta di asili nidi paritari o privati le cui tariffe non consentono a tutte le famiglie di accedervi. Ciò di cui i pugliesi hanno bisogno, quindi, è un aumento di strutture comunali, con costi nella media nazionale e affrontabili quindi dalla maggior parte delle famiglie. “Un amministratore regionale serio deve porsi il problema di come aiutare chi non ha un reddito sufficiente per sostenere costi proibitivi di asili nido privati” conclude il consigliere Romito, lanciando un vero e proprio grido d’allarme nel quale convoglia la voce di migliaia di cittadini.
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