Reddito di cittadinanza, queste sono le attività previste dal supporto formazione per il sostegno di 350 euro

Il Ministero del Lavoro ha comunicato le attività riconosciute per avere diritto al Supporto formazione e lavoro e al sostegno di 350 euro. 

Sono state rese note le attività che verranno riconosciute dall’Inps per poter ricevere il Supporto formazione e lavoro, uno dei due sussidi che prenderà il posto del Reddito di cittadinanza.

Supporto formazione e lavoro requisiti
Al via le domande per il Supporto formazione e lavoro/ Turiweb.it

A partire da venerdì 1 settembre, è partito il via libera alle domande per ricevere il Supporto formazione e lavoro, uno dei due sussidi messi in campo dal Governo Meloni per sostituire il vecchio Reddito di cittadinanza. La misura grillina, infatti, è stata abolita e, a partire da luglio, un gran numero di persone hanno smesso di ricevere l’aiuto statale. L’Esecutivo, tuttavia, ha approvato due nuove misure volte ad aiutare chi davvero versa in difficoltà: l’assegno di inclusione e il Supporto formazione e lavoro. I due sussidi si rivolgono a platee completamente diverse e si differenziano tra loro anche per durata e per importo.

Ecco le attività per ricevere il Supporto formazione e lavoro

Come anticipato, a partire da luglio, tanti nuclei familiari hanno dovuto dire addio al Reddito di cittadinanza. È stato stimato che, tra settembre e dicembre, saranno almeno altre 40.000 famiglie a perdere l’agevolazione. Per queste persone si aprono due possibilità: assegno di inclusione o Supporto formazione e lavoro.

Attività per ricevere il Supporto formazione e lavoro
Requisiti necessari per il Supporto formazione e lavoro/ Turiweb.it

L’assegno di inclusione riguarderà soltanto quei nuclei familiari composti da soggetti non occupabili, cioè che non possono lavorare. Rientrano in questa categoria i disabili, i minori di 18 anni e le persone dai 60 anni in avanti. Costoro riceveranno il Reddito di cittadinanza fino a dicembre e a partire da gennaio 2024 riceveranno l’assegno di inclusione: un supporto di 500 euro al mese più altri 280 per pagare l’affitto, erogato per 18 mesi e prorogabile per altri 12.

Chi, invece, non rientra nella categoria dei non occupabili, a partire dall’1 settembre può fare richiesta per ottenere il Supporto formazione e lavoro.  Quest’ultimo consiste in un’indennità di 350 euro al mese e verrà erogato per 12 mesi. Non è prorogabile. Si rivolge a soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni, senza disabilità certificata e con un Isee non superiore a 6000 euro. Per ottenere l’aiuto è necessario fare richiesta accedendo al portale dell’Inps con la Spid o con la Carta d’identità elettronica,  CIE, o con la Carta nazionale dei servizi, CNS. In alternativa ci si può rivolgere ad un Caf.

Dopo aver fatto richiesta è necessario anche sottoscrivere il patto per le politiche attive sul Sistema informativo per l’inclusione sociale. Questo patto consiste nel rendersi immediatamente disponibili per il lavoro o per seguire corsi di formazione finalizzati al reinserimento lavorativo. E, a tal proposito, è necessario anche indicare almeno tre agenzie per il lavoro dalle quali si desidera ricevere le offerte. Solo dopo che il soggetto avrà inizio un’attività formativa, potrà iniziare a ricevere l’indennità di 350 euro al mese per 12 mesi. Le attività valide sono:

  • percorsi di orientamento specialistico al lavoro;
  • attivazione del tirocinio;
  • supporto all’autoimpiego;
  • lavori socialmente utili e progetti di utilità collettiva;
  • sostegno alla mobilità territoriale;
  • servizio civile universale.
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