Se amate la pizza e abitate in Puglia, probabilmente dovrete dire addio a una delle pizzerie più famose: chiusa dalle autorità.
In Italia, la pizza è un vero e proprio pilastro della cultura gastronomica. Inventata a Napoli, città che ancora oggi detiene molti premi in merito a questa specialità, in realtà oggi è patrimonio di tutto il mondo e non c’è persona che non ne abbia mai assaggiata una. Proprio in questi giorni, una famosissima pizzeria pugliese ha subìto però una chiusura immediata da parte delle autorità: ecco perché.
Per aprire un ristorante o una pizzeria non basta saper fare bene la pizza o saper cucinare ottimi piatti. I requisiti tecnici, strutturali e sanitari ai quali questi locali devono sottostare sono moltissimi e i controlli sono periodici e molto frequenti, proprio per verificare che i titolari li rispettino e che nulla sia dato al caso. Proprio in questi giorni, una delle pizzerie più famose in Puglia è stata chiusa: il motivo ha dell’incredibile.
Pizzeria chiusa in Puglia: ecco cos’è successo
Siamo a Taranto, città dove da molti anni le autorità conducono indagini in merito ai furti di energia elettrica, molto frequenti in questa città anche durante il periodo estivo. Il Commissariato di Borgo, con il personale di Enel Distribuzione, ha quindi effettuato molti controlli su tutta la Litoranea Salentina al fine di accertare tutti gli allacci abusivi e contrastare questa mossa illegale: tra le vittime, anche una famosissima pizzeria del posto.
Nella zona di Pulsano, la famosa pizzeria il cui nome non è stato divulgato per questioni di privacy, è stata costretta a chiudere: le autorità hanno proceduto al distacco del dispositivo fraudolento, ripristinando la rete ufficiale. La titolare è stata formalmente denunciata e il danno stimato nei confronti di Enel ammonta a circa a 90mila euro.
Non è la prima volta che accade. Solo pochi mesi fa, sempre a Taranto, il titolare di una pizzeria nel quartiere Paolo VI è stato denunciato per un allaccio abusivo alla rete elettrica: l’accusa è di furto aggravato e il danno è stimato in 120mila euro. Altre tre strutture di via Pietro Nenni sempre a Taranto, nei mesi scorsi, hanno causato chiusure e denunce per lo stesso motivo, tra cui un podere nel territorio di Palagiano dove, secondo le autorità, la titolare si serviva addirittura di due postazioni diverse per approvvigionarsi di corrente elettrica.
