La tendenza in Italia è di fare sempre meno figli, una triste abitudine che porterà conseguenze al Paese. Ma da cosa dipende?
Il mondo occidentale lamenta da anni la decrescita della popolazione: l’età media aumenta sempre di più e non nascono bambini. Anche in Italia questa tendenza è ormai una realtà, ci sono regioni in cui vi è la crescita 0: tante persone muoiono tante ne nascono, in altre ne muoiono più dei nuovi nati. La decrescita demografica è un problema serio per uno Stato per tanti aspetti, primo fra tutti quello economico. Fare un figlio significa anche credere nel futuro, evidentemente le donne italiane non lo vedono così roseo questo futuro.
Il Governo italiano sta cercando di porre rimedio a questo grave problema mettendo in campo proposte che non si avvicinano neanche lontanamente al nocciolo della questione. Tutti palliativi, basati in gran parte sul denaro, che non servono a risolvere le cause di questo problema. Fare un figlio non è come comprare una lavatrice, la maternità viene dal corpo e dalla mente delle donne ed è solo a loro che spetta la decisione, è un momento della nostra vita talmente delicato che di certo non sarà un incentivo fiscale a convincerci a mettere al mondo un figlio.
La svolta che si chiede venga avviata da un governo è una rivoluzione che coinvolga la società intera; che abbatta questo modello antiquato di società basato sul patriarcato. Le donne nella rappresentazione mentale, sono principalmente un corpo, corpo dominato dalle aspettative degli uomini. Nonostante le lotte e i cambiamenti già fortemente presenti nella società civile, non è ancora abbastanza! Ancora oggi le donne sono obbligate a scegliere tra il lavoro e i figli: se sei una madre in questo paese non riesci ad realizzarti pienamente nel lavoro devi rinunciare altrimenti non sei all’altezza del tuo ruolo.
Le donne giovani vedono questo: madri distrutte dalla fatica di assolvere a tutti i ruoli imposti da questa società, perché dovrebbero avere desiderio di fare un figlio? Ne vale veramente la pena? Chi ha un figlio sa la gioia che si prova ad averlo fra le braccia, ma conosce anche la fatica, il senso di frustrazione per la rinuncia magari ad un lavoro gratificante perché non ci sono asili nido, non c’è sostegno alla maternità.
Le giovani donne, nonostante il patriarcato esista sempre, non derogano alla loro identità, non hanno intenzione di rinunciare a loro stesse per mettere al mondo dei figli. È opinione imposta che la maternità completi una donna: è un enorme falsità, un modo per tenerci buone, fare un figlio è una scelta d’amore che va fatta solo se si sente il bisogno, saremo donne anche senza provare la maternità.
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