Arrivano grosse novità e riguardano il mese di dicembre 2023. Pare che le buste paga saranno più alte con la tredicesima.
Tredicesima più consistente sotto l’albero di Natale 2023 per i lavoratori? Possibile. Stando alle ultime notizie, il Governo Meloni dovrebbe detassare l’ultima mensilità in anticipo.
Maurizio Leo, viceministro, intende accelerare la tempistica della riforma, optando per l’applicazione degli sconti sulla tredicesima mensilità già da ora.
Allo stato attuale, non è possibile applicare detrazioni fiscali e bonus alla tredicesima per via di imposizioni legislative; ecco perché le tasse che gravano sull’ultima busta paga sono più alte.
Quindi, ecco in arrivo il piano del Governo, ossia detassare la tredicesima dai redditi medio-base in modo da contrastare gli effetti negativi dell’inflazione sugli stipendi degli italiani che rientrano in questa fascia.
Il Governo ha un anno di tempo per i decreti attuativi. Però, se ci si basa sulla tabella di marcia attuale, i lavoratori vedrebbero i primi effetti positivi sulla loro tredicesime soltanto nel dicembre del 2024. Ciò spiega perché l’esecutivo vuole accelerare i tempi.
Questo taglio tasse che coinvolge la tredicesima fa parte di un quadro più ampio: la riduzione da quattro a tre degli scaglioni IRPEF. Anche se nella delega non esiste un riferimento preciso in tal senso, la relazione tecnica che l’accompagna parla di “criteri inerenti all’IRPEF sono ancora indefiniti e non consentono la valutazione in termini di gettito”.
I criteri direttivi sono limitati soltanto a indicare un percorso graduale che dovrebbe portare a una diminuzione progressiva del numero e del livello degli scaglioni e delle aliquote.
Inizialmente, il legislatore dovrebbe limitarsi soltanto alla riduzione delle aliquote a tre. La riduzione a due avverrebbe solo in seguito.
È prevista anche un flat tax sugli straordinari che superano una specifica soglia, ma anche su tredicesima e premi di produttività.
Le aliquote attuali sulla tredicesima verrebbero sostituite da un’imposta agevolata, la quale abbatterebbe la tassazione dell’importo percepito nella busta paga. In questo modo, i lavoratori incasserebbero più soldi a Natale.
Le attuali aliquote IRPEF, che vanno dal 23 al 43 percento, lascerebbero il passo a una flat tax del 15% sulla tredicesima, come già avviene per le partite IVA.
E le risorse? Per trovarle, il Governo dovrebbe andare fuori la Legge di Bilancio. Il compito del ministero dell’Economia dovrà probabilmente mettere mano alle risorse rimaste finora inutilizzate, oppure spendere meno laddove sia possibile.
Non sarà sicuramente un compito agevole quello che aspetta il Ministero, e lo ha spiegato perfettamente Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze. Insomma, stando alle sue parole, l’esecutivo avrà grosse difficoltà a finanziare questa Manovra.
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