Ad Ascea e Battipaglia i cittadini ricevono il divieto di balneazione. Cosa è successo sulla costiera cilentana: l’ultimo avviso.
Un nuovo allarme nel mare tra Ascea e Battipaglia nei giorni scorsi aveva fatto scattare il divieto di balneazione. Cittadini, quindi in panico, dopo i due comunicati dei comuni. La provincia di Salerno è tornat ad affrontare un annoso problema ed i tecnici dell’Arpac si sono messi subito al lavoro: cosa sta succedendo.
La provincia di Salerno nei giorni scorsi è tornata a fare i conti con l’allarme mare. Infatti il litorale è tornato a non essere balneabile come rilevato dalle ultime ricerche dell’Arpac. Una situazione abbastanza preoccupante come rivelato dall’Associazione, con Ascea e Battipaglia che sono tornate ad indossare la bandiera nera. Dopo le analisi straordinarie era uscito fuori un valore sbalzato di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, che superava ampiamente i limiti consentiti dalla legge.
L’Arpac ha focalizzato la sua attenzione sul Lido Spineta, dove c’era la maggior concentrazione di stabilimenti balneari. Come accaduto già lo scorso 9 agosto i batteri qui hanno raggiunto valori elevatissimi e per questo motivo è stato necessario dichiarare il mare non balneabile. Sono diversi i lidi nel salernitano che hanno dovuto esporre la bandiera nera, specialmente su altri due punti di prelievo. La causa di tutto ciò è da additare alla parziale depurazione dei reflui urbani, andiamo quindi a scoprire cosa sta succedendo ora.
L’Arpac lunedì 21 agosto ha effettuato delle verifiche negli specchi di mare di Capaccio Paestum, Ascea, Pisciotta e Centola. In queste località i valori sonor risultati nei limiti consenti dalla legge. L’unica zona in cui è stato imposto il divieto di balneazione è Piana di Velia ad Ascea, molto probabilmente grazie alle intense precipitazioni che si sono verificate il weekend precedente alla rilevazione.
Il sindaco di Ascea, Pietro D’Angiolillo ha emesso un’ordinanza di divieto temporaneo di balneazione mentre le autorità compivano ulteriori rilievi. Come ha riportato in uno degli ultimi comunicati, il paradosso consisteva nel fatto che il mare era più cristallino che nei giorni precedenti alle verifiche.
Per questo, a scopo precauzionale, il sindaco aveva chiesto ai cittadini di fare per qualche giorno il bagno in piscina. Nel corso della settimana, i comuni salernitani hanno potuto collaborare con la Guardia Costiera ed in quell’occasione non era emersa alcuna anomalia nei parametri microbiologici, né la presenza di microalghe tossiche.
Anche Piana di Velia così è riuscita a riaprire il suo mare a cittadini e turisti. A confermare la riapertura pubblico ci ha pensato il sindaco di Ascea. Infatti D’Angiolillo sui social ha annunciato trionfante che i rilievi dell’Arpac hanno sottolineato l’eccellenza del mare della costiera cilentana, che adesso potrà essere messo completamente a disposizione dei locali e dei turisti.
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