Anche nel 2023 ci sono diverse agevolazioni e bonus per tutte le donne in stato di gravidanza. Ecco di quali si tratta e come accedervi.
Proprio per sostenere le famiglie italiane e incentivare le giovani coppie ad avere dei figli, lo stato ha pensato ad alcune agevolazioni economiche specifiche per le donne in gravidanza. Uno dei temi più caldi del periodo, infatti, è la bassa natalità che caratterizza l’Italia, causata da incertezze economiche, culturali e politiche che spesso fanno vacillare nei giovani la certezza di voler mettere al mondo dei figli. Ecco però quali sono questi bonus.
Innanzitutto, è fondamentale specificare che, al momento, in Italia non esiste un vero e proprio Bonus Gravidanza. Sono però molte le agevolazioni rivolte alle famiglie che stanno vivendo questo emozionante percorso di attesa di un figlio: eccole tutte, a chi sono rivolte e come vi si accede.
Bonus per la gravidanza: eccoli tutti
Il primo è quello che fino a qualche anno fa si chiamava Bonus Bebè, mentre oggi si chiama Assegno Unico, rivolto a tutte le famiglie che hanno figli a carico fino al compimento dei 21 anni. Oltre a spettare a tutte le donne a partire dall’ottavo mese di gravidanza, ci sono poi alcune mensilità che scattano solo al momento della nascita del figlio, insieme al premio nascita: l’agevolazione è calcolata sulla base dell’ISEE che si è presentato nel momento in cui si ha fatto domanda.
Per le donne in gravidanza che si trovano senza lavoro, quindi escluse dal congedo di maternità dell’INPS, il Comune mette a disposizione 383.46 euro erogati in cinque mensilità, per un totale di 1917,30 euro. Questo riguarda le famiglie che hanno un ISEE inferiore ai 19.185,13 euro: per fare domanda bisogna rivolgersi al proprio comune dopo la nascita ma entro sei mesi dal parto.
Un bonus importante è poi quello relativo all’acquisto di latte artificiale: chi ha un ISEE non superiore a 30mila euro ha diritto ad un assegno di 400 euro all’anno, da richiedere all’Asl di competenza. Questo spetta fino al compimento del sesto mese di vita e, soprattutto, solo in presenza di determinate patologie.
Da non dimenticare, poi, la detrazione al 19% per tutte le spese mediche come le ecografie, i controlli e gli eventuali farmaci acquistati durante la gravidanza, da presentare con le relative ricevute in sede di dichiarazione dei redditi così da essere rimborsati.