Se le vostre finanze sono ristrette e non riuscite a sostenere tutte le spese necessarie, ecco qual è il bonus che vi farà tirare un sospiro di sollievo.
Non siamo in un periodo storico facile, caratterizzato dai continui rincari su molti beni di prima necessità. Proprio in questi giorni, ad esempio, si sta di nuovo alzando il costo della benzina al litro, sul quale pende e pesa il discorso del taglio delle accise. Anche la spesa alimentare, però, sta aumentando a livello di prezzi, così come molti altri beni: le famiglie italiane, quindi, sono sempre più in ginocchio.
Se anche voi vi ritrovate in questa descrizione, oggi vi vogliamo dare una buona notizia. Ogni regione italiana, infatti, sta stanziando dei soldi per aiutare i propri cittadini in questo periodo storico così instabile dal punto di vista economico: ecco il bonus che vi farà tirare un sospiro di sollievo.
Sono molte le regioni che stanno stanziando dei soldi per aiutare le famiglie in questo periodo storico. I sussidi vengono spesso erogati sottoforma di voucher o di buoni sconto da spendere per le attività sportive, per il pagamento delle bollette, per l’acquisto di materiale scolastico o per fare il pieno all’auto. Oggi, però, vi parliamo di uno particolarmente ricco e soddisfacente: è il Bonus Familiarità.
Ad aver approvato il Bonus Domiciliarità è la Regione Piemonte, la quale ha pensato a questo contributo mensile dal valore di 600 euro, che si può ricevere per un massimo di 24 mensilità, rivolto in maniera specifica alle famiglie con anziani o bambini non autosufficienti in casa fino ad un ammontare di 14.400 euro appunto in due anni. Questo contributo lo si può spendere per acquistare servizi di assistenza educativa o di assistenza famigliare. I destinatari, quindi, sono persone con più di 65 anni non autosufficienti o con disabilità che risiedono in Piemonte, che hanno un ISEE non superiore a 50mila euro e che siano già state sottoposte alla valutazione multidimensionale, con un punteggio sociale non inferiore a 7.
Per ricevere il Bonus è necessario che sia stato attivato un servizio di assistenza famigliare con un regolare contratto di lavoro con un assistente, un incarico professionale o un contratto di prestazione. Possono presentare la domanda non solo l’anziano che lo vuole ricevere ma anche il genitore (se è rivolto ai figli con disabilità), il tutore legale, il coniuge, il curatore o l’amministratore di sostegno, un parente di primo grado o un soggetto del medesimo nucleo famigliare.
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