Allarme sulle spiagge pugliesi, un branco di pesci trovato a pancia all’aria, adesso si è indagato sulle cause della morte: il Comune di Barletta fa luce sulla questione.
Spavento per i cittadini pugliesi. Una mattina di agosto si sono trovati la spiaggia invasa da pesci a pancia all’aria, ormai morti da tempo. Il primo campanello d’allarme subito fatto riferimento a un possibile inquinamento dell’acqua che avrebbe portato il decesso di interi branchi di pesci, che poi sarebbero arrivati a riva con la corrente. A instillare il dubbio è stato però il fatto che tutti gli esemplari trovati morti sulla spiaggia la mattina facevano parte della stessa specie: cefali. Specie tra l’altro pescata per finire poi sulle nostre tavole.
I Comuni hanno iniziato a chiedersi quindi quale potesse essere la causa considerando che se si fosse trattato di inquinamento, i pesci ritrovati sulla battigia sarebbero stati i più disparati: difficile trovare una sostanza che possa uccidere una sola specie, lasciando vive le altre. Per non lasciar cadere il fenomeno che potrebbe significare diverse problematiche, Arpa Puglia, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ha deciso di portare avanti accurate analisi sui pesci arenati. I doverosi controlli hanno confermato che i cefali rinvenuti sulla spiaggia della litoranea di Levante non sono morti per inquinamento. Nessun allarme quindi per i cittadini e i turisti: il mare è pulito e balneabile.
Moria di pesci in Puglia, le analisi trovano la soluzione al caso
Ma allora cos’è che ne ha causato la morte? L’ipotesi che alla fine è stata confermata e resa nota successivamente dal Comune di Barletta è che la moria è riconducibile alla scelta di un pescatore di rigettare in mare i pesci catturati, che poi sarebbero arrivati sulla spiaggia con le correnti marine. Per quanto riguarda la presenza di veleni, le analisi sono risultate negative. A dare l’allarme della presenza di queste dozzine di pesci arenati e morti è stato il comitato cittadino Operazione aria pulita.
Dopo la richiesta esplicita di interventi e analisi, Cosimo Cannito, il sindaco di Barletta, dichiara di escludere qualsiasi pericolo per la balneazione dei bagnanti. Il mare è sicuro e le vacanze possono continuare indisturbate. Per quanto riguarda la motivazione che si nasconde dietro la scelta del pescatore non si hanno notizie, ma sarebbe difficile identificare il colpevole, considerando l’abbondante presenza di pescatori nella zona.
