Se in questi giorni vi state esaltando per lo stipendio che risulta un po’ più alto del solito, non abituatevi: ridotto il Bonus busta paga.
Nel 2023 il governo italiano, proprio per agevolare la popolazione ad affrontare le spese quotidiane a fronte dei rincari che hanno colpito molti beni di prima necessità, ha proposto il taglio del cuneo fiscale. Questo ha significato un aumento netto dello stipendio fino a 865 euro sulle tredici mensilità, fatto che ha rincuorato molti italiani e li ha aiutati a superare anche qualche momento difficile. L’anno prossimo, però, cambierà tutto.
Il taglio del cuneo fiscale è stato formulato nella percentuale del 7% per chi guadagna fino a 1926 euro e del 6% per chi invece non supera i 3692 euro. Confermarlo così com’è oggi, però, richiederebbe al governo una spesa ingente che, secondo alcuni calcoli, ammonterebbe a circa 10 miliardi di euro: ecco quale sarà la situazione a gennaio 2023 e cosa si prevede.
Bonus busta paga, a gennaio cambia tutto
Per tutta la Legge di Bilancio 2024, il governo in carica spenderà dai 35 ai 30 miliardi di euro: considerando una spesa del genere, è facile capire che sarà molto difficile che si trovino i 10 miliardi necessari a confermare il Bonus busta paga così com’è oggi. Si stima, quindi, che a partire da gennaio 2024 la situazione cambierà: di fatto, potrebbero non venire confermate le percentuali del 6% e del 7%, che quindi dovrebbero abbassarsi e di conseguenza diminuire l’aumento che, proprio in questi mesi, molti italiani hanno visto sul proprio stipendio.
Tutti gli italiani, quindi, dovranno attendere una riduzione dello stipendio: la percentuale, però, dipenderà dal nuovo sgravio, che non è ancora stato deciso. Un dettaglio che però potrebbe alleggerire questa riduzione è la Riforma Fiscale del 2024, che dovrebbe portare anche a una revisione degli scaglioni e delle aliquote Irpef: a parità di sgravio contributivo, quindi, si potrebbe garantire un risparmio maggiore in busta paga.
La revisione degli scaglioni e delle aliquote Irpef, inoltre, potrebbe favorire anche l’aumento dei possibili beneficiari dei diversi bonus che ci sono in circolazione: diminuendo l’entrata economica e cambiando gli scaglioni, famiglie fino a oggi escluse da qualsiasi bonus per motivi di ISEE troppo alto potrebbero riuscire ad accedervi. Insomma, la situazione è ancora tutta da definire: vi terremo aggiornati in merito, ma le previsioni non sono così rosee.