L’Assegno di Inclusione sarà l’erede del Reddito di Cittadinanza da gennaio 2024. Vediamo che potrà ottenerlo e quale sarà l’importo erogato.
Il 31 dicembre 2023 diremo addio definitivamente al Reddito di Cittadinanza e daremo il benvenuto all’Assegno di Inclusione.
Come previsto da tempo il 2023 sarà l’ultimo anno di erogazione del Reddito di Cittadinanza, il sussidio che ha sostenuto economicamente milioni di famiglie dal 2019. L’obiettivo della misura sarebbe dovuto essere quello di aiutare i cittadini in attesa che trovassero un’occupazione ma così non è stato nella maggior parte dei casi. Sappiamo tutti gli errori commessi nello strutturare il sussidio, le furbate degli italiani, la decisione del Governo Meloni di limitare a sette le erogazioni nell’anno in corso.
Le polemiche verso questa scelta non sono mancate accusando l’esecutivo di lasciare in mezzo ad una strada tante famiglie. In realtà non è per tutti così. Chi verte in condizioni di reale necessità non verrà lasciato solo. Innanzitutto il Reddito di Cittadinanza verrà erogato fino al 31 dicembre 2023. Dal 1° gennaio, poi, scatterà l’Assegno di Inclusione. Di sicuro questo nuovo sostegno si rivolgerà ad una platea di beneficiari più ristretta rispetto agli attuali percettori. Via gli occupabili, rimarranno solo le famiglie con minori, invalidi e over 60.
Erede del Reddito di Cittadinanza, l’Assegno di Inclusione arriverà a sostegno delle famiglie bisognose ma non degli occupabili ossia di coloro che possono lavorare. Questi ultimi non saranno inclusi nel parametro della scale di equivalenza volte a calcolare l’importo del sostegno economico.
Come accennato la nuova misura è destinata ai nuclei con minorenni, disabili e over 60 ma anche alle famiglie con componenti in condizione di svantaggio, inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali. Condizione necessaria per richiedere l’Assegno la residenza in Italia da almeno cinque anni di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Il requisito reddituale rimane lo stesso dell’RdC. Un ISEE sotto i 9.360 euro e redditi sotto i 6 mila euro da moltiplicare per il parametro di scala di equivalenza. Nella composizione del nucleo familiare non saranno inclusi i componenti occupabili. Significa che chi riceveva l’RdC potrebbe non percepire l’Assegno di Inclusione.
Per quanto riguarda l’importo sarà di 500 euro al mese di base con la maggiorazione di 280 euro per chi paga l’affitto. La formula di calcolo è
[(6.000 x parametro della scala di equivalenza) – Reddito familiare )] /12
che sarà più penalizzante per le famiglie a cui cambierà il parametro della scala di equivalenza.
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