Se abbiamo affittato una casa in un condominio, abbiamo diritto al parcheggio condominiale? Vediamo cosa ci dice la legge.
Quando affittiamo la casa abbiamo diverse preoccupazioni. Essere certi che sia l’abitazione giusta, che il territorio ci piaccia o che non ci siano debiti da pagare è molto importante. Sono degli elementi piuttosto comuni da ricordare quando si affitta una casa per la prima volta. Ed è più che normale pensarci. Ma è anche vero che bisogna prestare attenzione ad alcuni elementi fondamentali, proprio come il parcheggio comunale.
Molte persone si chiedono se sia possibile utilizzarlo quando si affitta una abitazione. Secondo la legge il locatario, cioè colui che affitta, non è considerato un estraneo. Il condominio ha il diritto di cedere ad altri il godimento della sua quota. A stabilirlo è l’art. 1103 c.c., che afferma che il titolare della proprietà non ha il pieno controllo del parcheggio. Approfondiamo il discorso per capire meglio la questione.
Gli utenti che abitano un condominio, per legge, non possono essere obbligati a parcheggiare dove desidera l’amministratore condominio. Di base non sarebbe neanche possibile stabilire i posti dei parcheggi, i quali potrebbero creare diversi problemi fra i condomini. La limitazione viene fatta quando il titolare della casa ha delle preferenze verso certi posti del parcheggio. Facendo questo limita tutti gli utenti del condominio e crea dei disagi che possono essere denunciati.
Inoltre la limitazione del diritto a parcheggiare comporta persino una compromissione del diritto di proprietà. I posti dei parcheggi possono essere stabiliti soltanto con una assemblea comunale o tramite votazione: è necessaria una assemblea professionale per la decisione finale. Può dettare le regole per l’uso del parcheggio stabilendo, per esempio, un uso a turni. In questo caso è legittimo poiché non mette a disagio a nessuno ed accontenta tutti.
In conclusione è bene ricordare che l’utente che affitta la casa ha gli stessi diritti del titolare. Se si tratta di dover parcheggiare non c’è alcuna regola che lo vieta, per cui non sarà necessario “richiedere” nessun permesso speciale. Fare un favore ad un amico o ad un conoscente non è vietato, ma non deve ledere i propri interessi o mettere a rischio l’autovettura. In caso di litigi sarebbe il caso di rivolgersi alla legge per trovare un accordo.
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