Dal Governo arriva una triste notizia per quanto riguarda il Superbollo. Tutti coloro che lo pagano non saranno felici: cosa sta succedendo.
Sono diverse le novità che sta apportando il Governo nel corso di questi mesi. In molti aspettavano un provvedimento riguardante il ‘Superbollo’, a sorpresa però arriva una cattiva notizia. Chi lo paga non potrà essere felice: la decisione dell’esecutivo slitta ad arrivare per gli interessati.
Il termine “Superbollo” sta ad indicare una tassa aggiuntiva sulle auto di lusso che bisogna pagare sul territorio italiano. Questa imposta è particolarmente elevata e colpisce tutti i possessori di veicoli con cilindrata elevata e potenza superiori rispetto a determinati limiti. Questa è tassa ancora oggi è vista male, specialmente dai colossi del settore dell’automotive visto che scoraggia l’acquisto di auto di lusso o ad elevate prestazioni.
Infatti viene applicata a tutte le vetture con una potenza superiore ai 185 kW. Il cittadino che ne possiede una andrà quindi a pagare 20 euro per ogni kW sopra i 185 kW. Nonostante questo sono previste delle riduzioni in base all’età della vettura, con il Superbollo che verrà ridotto a 12 euro dopo o 5 anni dall’immatricolazione, 6 euro dopo 10 anni, 3 euro dopo 15 anni e abolito dopo i 20 anni. Negli ultimi mesi si è parlato di abolizione del ‘Superbollo’, ma la decisione in merito ancora deve arrivare, andiamo quindi a vedere cosa succede.
Probabilmente in futuro si arriverà all’abolizione del Superbollo, ma al momento sembra proprio che ci vorrà ancora del tempo. In questi giorni la Camera ha dato l’ok definitivo alla Delega Fiscale. il testo era già passato al Senato e quindi adesso diventa legge. Al suo interno sono presenti anche una serie di riforme che riguardano il fisco. Inoltre nella legge è presente anche un emendamento riguardante il Superbollo auto e con molte probabilità si arriverà ad un progressivo superamento di questa tassa.
Al momento però non c’è nessuna modifica e quindi l’imposta per le auto di grande cilindrata non viene abolita. La palla adesso passa all’esecutivo che dovrà trovare un’adeguata copertura finanziaria. Questa tassa ogni anno porta nelle casse del Governo circa 100 milioni di euro all’anno. Questa cifra però dovrà essere recuperata in qualche altro modo prima dell’abolizione definitiva, visto che il Governo non intende accollarsi nuovi costi.
L’obiettivo dell’esecutivo resta quello di eliminare comunque la tassa. Prima che ciò avvenga però ci vorranno diversi mesi. In questo arco di tempo l’obiettivo, come detto in precedenza, è quello di trovare una copertura finanziaria adeguata e quindi a chi la paga non resta che attendere ulteriori novità.
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