Una ferrovia in Puglia diventa una sagra, è un gioco di parole ma arrivano da tutta Italia per l’evento culturale ed enogastronomico.
Si chiama Ferrovia ma non serve per prendere il treno, si trova in Puglia ed è un evento enogastronomico e culturale atteso ogni anno, che ospita persone da tutta Italia. A fare da protagonista non sono i binari bensì un particolare tipo di ciliegia che viene coltivato in Puglia e che dà il nome a tutta la sagra. Rosa rubino, a forma di cuore e molto dolce, è la Ciliegia Ferrovia che da anni, anima le vie del centro storico di Turi nel mese di Giugno.
Un evento culturale ed enogastronomico che vi farà scoprire tutte le affascinanti sfumature del territorio, attraverso le sue coltivazioni di ciliegia. La terra di Turi si anima con musica live, eventi con tanti spettacoli differenti, artisti di strada e balli popolari. Un mix tra enogastronomia e cultura che fa vivere le zone della Puglia a 360 gradi intrattenendo chi ci vive già e facendole esplorare a chi viene da fuori. Questa Regione del sud è ricca di cultura popolare che viene tramandata anche attraverso il cibo, questo il motivo per cui di anno in anno viene portato avanti il progetto
Turi, terra della ciliegia “Ferrovia”.
La sagra di Turi richiama persone da tutta Italia
Viene svolto a giugno ogni anno, quest’anno è stata tra sabato 10 e domenica 11, la 31esima edizione. La Sagra della Ciliegia Ferrovia di Turi è organizzata e promossa dal Comune di Turi e dall’associazione culturale In Piazza. Con il contributo della Regione Puglia – assessorato all’Agricoltura e con il patrocinio dell’associazione nazionale Città delle Ciliegie. All’evento si possono degustare i piatti della cucina turese, tipici della terra di Bari.
Particolarmente di spicco sono le carni ed in particolare i trònere ma anche i dolci di mandorle, il più famoso e tradizionale è la Faldacchèa di Turi, realizzato con pasta di mandorla, amarene e zucchero “naspro” oppure cioccolato bianco. Col passare del tempo è stato denominato “il dolce della sposa”, nome che deriva dal fatto che viene regalato proprio come bomboniera dagli sposi ai propri invitati. È una specialità risalente all’Ottocento che ormai ha fatto tradizione. Fino poi alle degustazioni di vini come il famoso Primitivo turese, un vino forte e corposo.