Il congedo parentale è un’importante agevolazione che consente di conciliare l’attività lavorativa con la vita privata. A chi spetta?
Per i genitori lavoratori può risultare estremamente difficile coniugare la nascita di un figlio con le esigenze lavorative.
Per questo motivo, la legge prevede il cd. congedo parentale, in aggiunta alla maternità obbligatoria. Si tratta di un periodo di assenza retribuita dal lavoro della durata di 6 mesi, fruibili dal padre, dalla madre o dal genitore single, fino al compimento dei 12 anni del figlio.
L’INPS ha comunicato le novità relative alla concessione del congedo parentale introdotte dalla Legge di Bilancio 2023, in ottemperanza agli obblighi di conciliazione della vita professionale con quella lavorativa, imposti dalla normativa europea.
I datori di lavoro dovranno seguire una serie operazioni per compilare correttamente i flussi Uniemens per il computo dei contributi previdenziali. Il Decreto Legislativo n.105 del 2022 e la Legge di Bilancio 2023 hanno previsto dei nuovi codici evento e conguaglio, da usare nel caso di fruizione del congedo parentale.
Ecco quali sono le innovazioni per coloro che intendono beneficiare dell’agevolazione.
Congedo parentale: le novità sono incredibili
Una delle principali novità previste dall’INPS è la possibilità di richiedere i 3 mesi aggiuntivi di congedo parentale senza più l’obbligo che l’altro genitore abbia finito la fruizione del proprio trimestre.
Il Decreto Legislativo n. 105 del 2022 ha previsto delle modifiche anche per quanto riguarda l’indennità spettante per il congedo parentale, pari ora all’80% della retribuzione media giornaliera, calcolata sull’ultimo stipendio percepito prima del congedo. È stato stabilito, quindi, un incremento rispetto all’originario 30% erogato, sia per i dipendenti sia per le partite IVA.
L’indennità dell’80% è riconosciuta ai genitori lavoratori che hanno esaurito il periodo di assenza giustificata successivamente al 31 dicembre 2022.
Per quanto riguarda i nuovi codici evento e conguaglio che devono essere inseriti dai datori di lavoro nei flussi Uniemens, dal mese di maggio 2023, per i genitori che richiedono il congedo per assistere un figlio disabile, il datore di lavoro deve utilizzare il codice evento MA2 fino al termine dei 6 mesi totali a disposizione dei genitori, entro il compimento dei 6 anni del figlio.
Bisogna, inoltre, applicare quanto stabilito dalla Circolare INPS n. 39/2023. Il documento evidenzia che è stato abolito il principio del referente unico per la richiesta dei 3 giorni di permesso retribuito per l’assistenza ad un familiare disabile grave. In virtù di tal modifica, anche più soggetti possono richiedere l’agevolazione per assistere lo stesso disabile.
Il Decreto Legislativo n. 105 del 13 agosto 2022 si applica anche al congedo parentale, dando la possibilità ad entrambi i genitori di assentarsi dal lavoro, in maniera alternata, per assistere un figlio affetto da disabilità grave.